Le mobilitazioni contro la Riforma Gelmini

Roma: il corteo dei precari si trasforma in presidio permanente

Le tende piantate davanti al Ministero dell’Istruzione, alla fine della manifestrazione dei lavoratori precari della scuola che si è tenuta nel pomeriggio di ieri, rimarranno fino al 14 settembre.



8 settembre 2009

precari scuola Il sit-in di protesta dei precari della scuola organizzato nel pomeriggio del 7 settembre davanti al provveditorato occupato dai licenziati dalla "riforma" Gelmini, si è trasformato in un corteo spontaneo di cira 500 persone dietro allo striscione con la scritta «Tagli alla scuola: una truffa per tutti». La manifestazione improvvisa ha bloccato una parte della città e si è diretta fino al Ministero dell'Istruzione.
Qui i manifestanti hanno organizzato un presidio permanente con due camper e una tendopoli improvvisata per assediare il ministero fino al ritiro della legge 133, che taglia 8 miliardi di euro e ben 150 mila posti di lavoro (insegnanti e personale ATA) in tre anni. Ma questo non è tutto: all’orizzonte c'è anche la privatizzazione delle scuole trasformate in fondazioni e l'annullamento delle graduatorie con l'istituzione della chiamata diretta dei presidi.
Francesco Cori, del Coordinamento dei precari, ha dichiarato: “Questo è un presidio permanente che durerà fino al 14 settembre. Da qui partiranno le iniziative di protesta che si dirameranno nelle altre scuole, come i volantinaggi davanti agli istituti. E' arrivato il momento di dire basta. Basta chiacchiere, elemosine e accordicchi. Salviamo la scuola pubblica. Tutti con le tende sotto il Ministero”.
I precari al termine del corteo hanno dato vita anche ad una raccolta di firme.