Scavalcati in rappresentanza e mediazione, ora tocca alla comunicazione?

Le difficoltà dei sindacati (e il blog dei lavoratori Cnh)

Davanti alle forme di protesta radicali ed eclatanti di questi giorni, la sinistra istituzionale sente allentarsi gli ultimi legami con il mondo del lavoro che il simulacro della rappresentanza le garantisce. Intanto, a Imola, i lavoratori della Cnh aprono un blog per comunicare autonomamente.
31 agosto 2009

Nella provincia di Bologna e in tutta Italia si moltiplicano le iniziative di lotta da parte di lavoratori che vedono sparire posto di lavoro e salario, con il rischio di piombare nel pieno della crisi con ammortizzatori sociali agli sgoccioli e altre forme di sostegno al reddito familiare ormai smantellate. Davanti agli operai sui tetti e a quelli in sciopero della fame, la sinistra istituzionale è in difficoltà evidente. Sente allentarsi gli ultimi legami con il mondo del lavoro che il simulacro della rappresentanza le garantisce. Le lotte operaie di questi giorni sono ingovernabili per il sindacato confederale, che si sente scavalcato ed ha paura. Tra le storie di operai sospesi nel vuoto e nell'alimentazione non ha cittadinanza, non le rappresenta. E soprattutto, vista la natura delle forme di protesta, non può mediare. Una difficoltà palesata dagli indugi e dai distinguo, oppure dalle parole chiare e precise dell'icona sindacale e politica Sergio Cofferati: sbagliato lo sciopero della fame del lavoratore della Cnh di Imola, "danneggia il sindacato". Quel lavoratore, per la cronaca, la tessera del sindacato neanche ce l'ha. E neanche quella del partito.

I suoi colleghi, che presidiano i cancelli da due mesi, ieri hanno aperto un diario sul web. "Ci siamo organizzati e comunichiamo indipendentemente attraverso questo blog", hanno scritto nel primo post messo on line.

> Vai al Diario dei Lavoratori della Cnh Imola