Polemiche con Arcigay, finì in Questura al termine della manifestazione

BolognaPride 2008, archiviate le accuse per Bertozzo

Un comunicato di Facciamo Breccia ricorda l'episodio e annuncia l'archiviazione delle accuse formulate nei suoi confronti.
26 giugno 2009

A circa un anno dai fatti del Pride di Bologna del 28 giugno 2008, in
seguito ai quali veniva fermata, Graziella Bertozzo, attivista storica del
movimento lgbtiq, ha ricevuto notizia dell´archiviazione delle accuse nei
suoi confronti.
L´attivista di Facciamo Breccia aveva l'intenzione di esporre, assieme ad
altri/e compagni/e della rete, sul palco del Pride uno striscione con la
scritta "28 giugno 1982. Indietro non si torna. Facciamo Breccia" per
ricordare la "presa" del Cassero di Porta Saragozza, uno dei momenti
fondativi del movimento lgbt italiano, ed era stata bloccata da volontarie
del Comitato Pride e da un agente in borghese e in seguito ammanettata e
portata incomprensibilmente in questura, indagata per resistenza a
pubblico ufficiale e lesioni finalizzate alla resistenza, rischiando così
alcuni anni di carcere.

Ringraziamo anzitutto gruppi, associazioni e singoli/e che hanno espresso
solidarietà a Graziella e a Facciamo Breccia e condiviso le spese legali
mentre esprimiamo amarezza per chi, avendo già anticipato una sentenza
colpevolista o solertemente fornito alle forze dell´ordine dichiarazioni
spontanee e pubbliche a carico della supposta colpevolezza di Graziella,
non voglia nemmeno oggi ricredersi.

Facciamo Breccia non può che accogliere con sollievo la notizia
dell'archiviazione, anzitutto per la vita di Graziella, rivendicando
contestualmente le nostre pratiche di lotta gestite sui concetti di
autodeterminazione, costruzione dal basso e orizzontale e rifiuto del
principio di rappresentanza, non per questo violente o prevaricatrici come
rischiano di suggerire striscianti tentativi di criminalizzazione.

Coordinamento Facciamo Breccia

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