Torna il Festival Centofiori, quest’anno il programma sarà particolarmente ricco e ambizioso grazie anche alla possibilità di beneficiare del sostegno finanziario (circa 20 milioni) offerto dal programma comunitario Gioventù per l’Europa; oltre ai concerti che si terranno per 6 venerdì consecutivi a partire dal 14 marzo fino alla serata finale di sabato 19 aprile, gli organizzatori della rassegna promossa dal quartiere Navile, dall’Assessorato alle politiche giovanili e dall’Assessorato alla cultura del Comune di Bologna, si sono attivati per affiancare al tradizionale susseguirsi di esibizioni on stage dei gruppi rock, altre attività parallele con l’idea di fare di Centofiori un punto di riferimento permanente per la scena musicale giovanile underground di Bologna e dell’Emilia Romagna, dando spazio, diffusione e voce alla creatività giovanile per un periodo che vada oltre la durata delle cinque settimane del Centofiori tradizionale. Ma vediamo in dettaglio in che cosa consistono queste attività parallele.
Un gruppo di ragazzi del quartiere Navile lavorerà alla creazione di una radio fanzine, che produrrà una cassetta della durata di mezz’ora che si occuperà della rassegna con interviste e presentazioni delle bands più interessanti; la cassetta sarà poi distribuita a varie radio private e riviste musicali dell’Emilia Romagna dando così a Centofiori un bacino di ascolto ben più ampio di quello offerto dalla sala Gorkj. Il programma radiofonico sarà prodotto all’interno del Centro multimediale del quartiere Navile e alla sua realizzazione parteciperanno anche alcuni ragazzi provenienti dall’area del cosiddetto “disagio” che sono stati segnalati dagli operatori di strada del quartiere.
Alla rassegna bolognese parteciperanno in veste di osservatori sette giovani musicisti di Manchester, che durante la loro permanenza nella nostra città potranno conoscere attraverso la visita di locali, sale prove, sedi di registazioni e incontri con addetti al settore, la realtà del mondo musicale bolognese ed emiliana. L’ospitalità offerta ai giovani artisti inglesi dagli organizzatori di Centofiori sarà poi ricambiata a settembre, quando alcuni fra i più meritevoli musicisti della rassegna del quartiere Navile potranno partecipare al Manchester Arts Festival. L’obiettivo é quello di promuovere l’interculturalità fra due città quali quella inglese e Bologna ricche di fermenti e culture giovanili.
Inoltre sarà creata una banca dati che avrà un suo sito in Internet e che conterrà informazioni sui gruppi emergenti musicali della nostra regione e darà informazioni di vario genere per tutti coloro che in Emilia Romagna vogliano fare musica senza avere solide organizzazioni alle spalle.
Infine, durante il periodo della manifestazione, si terrà al cinema Galliera una rassegna di film dedicati alla musica e ai giovani.