Un cambiamento poco gradito dagli studenti quello che per i docenti della facoltà di lingue aveva tutte le carte in regola per passare inosservato. Non è stato così: l’introduzione di una prova di grammatica “propedeutica” all’esame di Writing e di Reading e il divieto di utilizzare il vocabolario monolingue scatena gli studenti del collettivo Iniziativa Studentesca. L’introduzione del pre-esame e il divieto dell’uso del vocabolario aumenteranno di certo il numero già eccessivo dei respinti ritardando ulteriormente il raggiungimento della laurea - motivano gli studenti- e poi - “più anni stiamo all’università più soldi paghiamo”. Queste forti motivazioni portano gli studenti ad organizzare un sit-in di protesta in contemporanea con la riunione decisiva sul cambiamento. Al grido “vogliamo i laboratori e aule più grandi” danno vita ad un sit-in che alla fine risulta vittorioso. Infatti per quest’anno la struttura degli esami scritti del II°, III° e IV° anno di Inglese non sarà modificata.
Non è la prima vittoria che ottengono i ragazzi di “iniziativa studentesca” già nello scorso gennaio sono riusciti ad evitare il licenziamento dei lettori, che giusto a metà dell’anno accademico lasciava gli studenti sprovvisti di insegnanti di madrelingua. Subito dopo la comunicazione della preside Fortunati che dava ragione agli studenti, in modo spontaneo è nata una accesa discussione sulle tante cose che non vanno e sulle modalità d’intervento. Una grossa critica gli studenti la fanno alle rappresentanze studentesche che anche su queste problematiche hanno brillato per la propria assenza e per l’eccessivo buonismo. Non ci sentiamo rappresentati dallo Student Office e vogliamo continuare a farci sentire e a fare chiarezza, in modo non violento e costruttivo, sulle decisioni che vengono prese nei nostri confronti e sulle disfunzioni presenti nella nostra facoltà dichiarano entusiasti gli studenti del collettivo Iniziativa Studentesca.