Dopo il fallimento degli incontri della scorsa settimana tra Asia/Rdb e gli Assesori competenti sul nodo dell'emergenza abitativa, oggi gli inquilini che da mesi protestano per gli sfratti, insieme alle lavoratrici precarie degli asili a rischio licenziamento, sono tornati in Consiglio Comunale per dire che non vogliono più essere presi in giro da tecnicismi sull'impossibilità per il Comune di intervenire a causa della fine del mandato, mentre molte persone continuano a subire sgomberi e perdere il lavoro.
Alle richieste di dialogo, rumorose, perchè chi ha perso casa e lavoro non può aspettare che gli si conceda la parola, la giunta Comunale ha risposto continuando la votazione per approvare il bilancio e chiudendo anticipatamente il Consiglio, sbarrando di fatto ogni spiraglio di dialogo verso i cittadini in difficoltà.
"E' questa democrazia?" si chiede una madre che aspettava risposte. I consiglieri intanto vanno via, chiudono la porta e non si fanno più vedere ma restano i rappresentanti di Bologna Città Libera a parlare con i manifestanti. Il consiglio chiude alle 18.15, dopo appena venti minuti dall'irruzione. "Siete un bel branco di fannulloni!" grida un altro manifestante. Intanto, alle 18.30, si improvvisa un'assemblea e si decide di restare, hanno portato il sacco a pelo. Loro da lì non se ne vanno e se la situazione non si sblocca torneranno.
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