Esperienze artistiche dal basso nella Bologna underground

Intervista ai Forward the Bass

Intervista a due giovani componenti di un sound system reggae attivo a Bologna dal 2002. Le prime esperienze musicali, il senso del loro progetto, la trasmissione radio, la collaborazione con il Vag e in particolare con Studio61. I Forward the Bass a ruota libera.
26 aprile 2009 - Alessio Lomma

Forward the Bass è un sound system operante a Bologna, nato nell'estate del 2002 da un'idea di Mickey Tuff e Riccardo, affascinati dal mondo appena scoperto dei sound system, delle dance hall e del reggae in generale.
Da subito la base del progetto è lo sviluppo di un sound system completo che comprende il sound system, lo studio, l’etichetta come insegnato dai fondatori (Duke Reid, Coxsone, King Jammys), e soprattutto la scelta di suonare il reggae in tutti i suoi stili, dallo ska al bashment. A settembre cominciano le prime esperienze live nei locali della città e quasi in contemporanea inizia i lavori anche lo studio, a livello amatoriale, con giovani djs e singer bolognesi come Bless, Papi, Nico Royale, Diana e Light Soldier. Nel luglio 2004 organizzano, insieme a Jahrina Sound, King Kong Management e Kaly Weed, il "Dancehall Boat" allo Street Rave Parade di Bologna, unico carro dedicato esclusivamente alla musica giamaicana. Ad agosto Forward the Bass e Golden Sunshine (Rico B e Curcio G), altra giovane crew del panorama bolognese, si fondono e il progetto aquista maggior vigore.
Nel 2005 Forward the Bass Studio comincia ad operare come dub studio ospitando gli artisti in concerto a bologna e provincia (Sugar Minott, Ward 21, Junior Kelly, Morgan Heritage, Chuck Fender, Gregory Isaacs, Michael Rose). A partire dal 2006, grazie all’incontro tra Mickey Tuff e Adriano (SDC Posse, Magazzino Ganjalabria, Audioplate Records), lo studio si concentra maggiormente sulla produzione di riddims e sulla promozione di giovani cantanti e djs (Manzish, Alpha9, Paco, Nico Royale): il primo progetto che vedrà la luce sarà l'album di debutto di Nico Royale. Durante l’anno acquistano parte dello storico sound system Jah Vibra, fondatore e veterano del reggae in Italia, e comincia un nuovo viaggio: Forward the Bass Hi Fi. Durante l’estate organizzano insieme a Casalypso e Nico Royale “Microphone Attack”, una dance in stile anni 80 con dj live nella dance: Fido Guido, Alpha9, Shaqqalamity, Zuli, Nico Royale, Manzish nella nuova yard dei laghetti del maglio.
A novembre 2005 nasce la collaborazione con  lo Studio 61 e Dj Tib, e lo studio si sposta nella nuova sede al Vag61 di Via Paolo Fabbri 110, che diventa anche la nuova yard FTB, con un appuntamento al mese: The bass HQ. L’attuale formazione di Forward the bass è Mickey Tuff (Selector, Dub Master, Engineer, GFX) e Rico B (DJ, Management).
Eccoli su Zic.it.


Ciao ragazzi, presentatevi a chi non vi conosce.

M: Ciao, sono Michele ho 27 anni e sono nato a Bologna, all’interno del gruppo rivesto il ruolo di Dj, Selector e Sound engeener.

R: Sono Riccardo, originario di Uggiano La Chiesa, Lecce e ho 28 anni. Faccio parte del “Forward The Bass Sound” dal 2004, sono MC e mi occupo anche di pubblicità, promozione e management.

Come vi siete avvicinati al reggae e da che tipo di background musicale provenite.

M: Ho da sempre tendenzialmente ascoltato tanta musica e dei generi più disparati. Da piccolissimo mio padre già mi faceva ascoltare un sacco di Blues e Rock anni ’60 e ’70. Poi crescendo mi sono avvicinato al Rap e Hip Hop principalmente americano, il colpo di fulmine col reggae è avvenuto ad un concerto degli Slackers, durante il quale ho ascoltato le prime cover di hit jamaicane, tra cui ricordo Max Romeo,     Abissinians ecc. Mi sono avvicinato inizialmente al Roots Foundation e poi passo dopo passo mi sono appassionato al Reggae nella sua quasi totalità.

R: Anche io da ragazzino ho avuto un trascorso nel mondo dell’Hip Hop, poi grazie ad un amico ho scoperto il Reggae e la cultura musicale jamaicana, anche se ho avuto un approccio inverso alla norma ovvero mi sono da subito appassionato ai generi più spinti del Reggae, come Raggamuffin, Dancehall e Bashment e solo successivamente ho cominciato a documentarmi, apprezzare ed appassionarmi anche al Roots Reggae e alla Foundation.

Quando avete deciso di ufficializzare la nascita del sound e come avete scelto il nome?

M: Il sound ufficialmente nasce nel 2002 con il nome Love Fire, ma sentivamo che non sarebbe durato; per il nome che poi sarebbe divenuto quello ufficiale, ci siamo ispirati al nome di una raccolta dell’etichetta jamaicana Blood & Fire. Ricordo che sentimmo, ad un programma su Radio K Centrale, un pezzo (che tra l’altro, adesso, è la sigla del nostro programma radio) che ripeteva la frase: “Forward The Bass”, dato il forte feeling che sentivamo con quella canzone e con il significato di quella frase, sceglierlo come nome è stato quasi automatico.


Portate parallelamente avanti più attività: dalla radio, allo studio, alle serate. In quale di queste vi  sentite più realizzati?

M:
Quello che ci sta accadendo è quello che avremmo voluto che accadesse. La realizzazione e la soddisfazione nel nostro lavoro sta proprio nel svolgere tutte queste attività insieme, senza distinzioni, è questa la filosofia del Sound. Il programma Radio è stato un traguardo importante, il lavoro in studio ci sta dando tante soddisfazioni, ma se mi chiedi se preferiamo produrre ritmi al computer o registrare un mixtape in studio oppure suonare per la gente ad una serata, dico tutta la vita “Showtime”! Le emozioni più grandi le provi al cospetto del pubblico.

Come sono nate le tante e varie collaborazioni con lo spazio sociale Vag61?

R: Per un periodo l’abbiamo frequentato da “spettatori”, partecipavamo a serate, eventi, aperitivi… poi grazie alla conoscenza di Luca, a.k.a. Dj Tib, più partecipe di noi, a quel tempo, alla vita collettiva e alle attività del Vag61, abbiamo cominciato ad organizzare le prime Dancehall, di lì a poco è nata anche l’idea di mettere su lo Studio, in collaborazione sempre con Tib e con i ragazzi della AudioPlate Records, all’interno dei locali del Vag.

M: Sottocrivo quanto detto e aggiungo che la politica di gestione degli spazi e delle serate del Vag ci è andata sempre a genio, anche se devo ammettere che ultimamente stiamo collaborando poco a livello di live show e molto di più all’interno dello studio. Il Vag è situato inoltre in una posizione strategica, raggiungibile davvero da tutti e non ha bisogno di presentazioni..tutti ci sono passati almeno una volta..lo studio FTB e AudioPlate, situato all’interno dei locali del Vag, inoltre è aperto a chiunque avesse bisogno di servizi di registrazione, mixaggio audio, editing, mastering ecc.

Avete performato in tanti locali, club, centri sociali con quale di queste tipologie di locali vi trovate più a vostro agio, nell’organizzazione di eventi?

R: Non abbiamo una preferenza spiccata verso una di queste forme di luoghi di aggregazione… chiunque ci offre un luogo adeguato per lasciarci esibire è ripagato con impegno e dedizione. Comunque i luoghi meno sfavillanti e più impegnati culturalmente ci affascinano e continueremo sempre a ricercare collaborazioni di questo tipo con loro.

M: A noi interessa un posto in cui si possa suonare bene e in cui la gente, e parlo di qualunque tipo di persona, possa sentirsi a proprio agio, se poi aggiungi prezzi abbordabili e rispetto per le libertà individuali allora hai trovato il locale che fa per noi! Il Vag 61 negli anni, sotto questi aspetti, non mi ha mai deluso.

Siete anche impegnati come producers... parlateci della vostra etichetta.

M: L’etichetta AudioPlate Records è relativamente giovane ma ha già all’attivo la produzione di 3 riddim di ispirazione Roots e New Roots, i “riddims” sono basi su cui performano i vari artisti: un pre-release, “Collie riddim” e “Arena riddim”, poi abbiamo all’attivo diverse produzioni Hip-Hop tra cui anche collaborazioni con Dj Lugi, e di imminente segnalo l’uscita degli album di Nico Royale e Kalafi, giovani talenti di cui sentirete parlare. Come “Forward The Bass”  c’è anche in programma l’uscita di un nuovo mixtape, il quarto fino a questo momento.

Parlatemi un pò del programma radio che conducete.

R: Il programma si chiama “Heavy Bass FM” e va in onda dall’una di notte tutte le domenica su Radio Città Fujiko. Il programma è condotto da me e Michele e invitiamo chiunque sia interessato a seguirci tutte le domeniche; un’ora e mezza di Reggae Music a 360 gradi, le migliori hit del momento e del passato, notizie, approfondimenti, podcast scaricabili e tutti gli appuntamenti in città e non solo! Stay tuned!

M: Salutiamo e ringraziamo te e tutta la redazione di Zic e il collettivo del Vag, speriamo di collaborare presto di nuovo insieme! Grazie ancora.