Un nuovo 'caso Bonsu'

Quel "vizio" dei vigili di Parma

Ancora sotto accusa il corpo dei vigili di Parma. Si apre oggi il processo a carico di Lucie Aka Kouame, giornalista della Costa d'Avorio di 38 anni e un rifugiato politico in Italia ormai da qualche anno. Secondo le ricostruzioni l'uomo è stato fermato da alcuni vigili nel Novembre del 2006, portato nella sede centrale del corpo, dove è stato prima interrogato e poi pestato a sangue. L'inchiesta della procura, oggi, mette sotto accusa dieci vigili, otto agenti, un commissario capo e un ispettore.

vigili parma I vigili di Parma ancora sotto i riflettori, ancora per violenze contro un migrante. Dopo il caso Bonsu si è aperto oggi presso il tribunale di Parma un nuovo processo. L'imputato è Lucie Aka Kouame, giornalista della Costa d'Avorio di 38 anni. E' un rifugiato politico, ormai da qualche anno in Italia. E' accusato di resistenza a pubblico ufficiale. Un'escamotage classico: denunciare per coprire le malefatte. Infatti Kouame è stato fermato - in modi violenti e senza alcun reato - da alcuni vigili, portato nella sede centrale del corpo (che era all'epoca dei fatti, nel novembre del 2006, alla Villetta), è stato prima interrogato e poi pestato a sangue. Dalla sua denuncia né è nata un'inchiesta della procura in cui sono finiti dieci vigili, otto agenti, un commissario capo e un ispettore. Le ipotesi di reato vanno dal sequestro di persona alle percosse aggravate, dalla calunnia alla violazione dei doveri d'ufficio, e poi ingiuria, falso ideologico e materiale. Tre dei vigili accusati sono implicati nel caso Bonsu.

 

Tratto da InfoAut