Dopo i tanti sussulti e terremoti metaforici perchè riferiti agli scandali politici che hanno interessato la nostra regione nell'ultimo anno, stanotte alle 3 e 32 la nostra amata terra ha tremato davvero a causa di un sisma di forte intensità. Per tutti gli abruzzesi, ovunque residenti nella regione, è stato subito chiaro che si trattava di un evento catastrofico. Per i tanti compagni che ci chiamano da ogni parte d'Italia e che ringraziamo, diciamo che al momento non sono segnalati danni rilevanti a cose e persone nelle provincie di Pescara, Chieti e Teramo mentre, nella provincia dell'Aquila e soprattutto nel capoluogo e nelle sue vicinanze la situazione è drammatica. I nostri compagni aquilani, che con grande difficoltà siamo riusciti a contattare, ci raccontano una situazione tragica con centinaia di morti, migliaia di feriti, 50 mila sfollati e gran parte delle case e delle infrastrutture è seriamente danneggiata, quando non completamente crollate. Da settimane, continuava uno “sciame” sismico che aveva creato molta apprensione nella popolazione, ma evidentemente i ripetuti allarmi non sono serviti a tenere alta la guardia, visto che i soccorsi sono scattati con ritardo e anche adesso che ormai sono trascorse molte ore dall'evento sismico, la situazione resta caotica. Noi che siamo nati e viviamo in questa meravigliosa terra e ne conosciamo la storia, sappiamo che eventi del genere sono purtroppo frequenti dalle nostre parti. Già all'inizio del secolo scorso, la Marsica e Avezzano vennero rase al suolo da un terremoto che fece più di trentamila vittime e in ogni caso, eventi sismici si sono ripetuti con una certa continuità nel corso degli anni. Per queste ragioni e in considerazioni delle severe norme antisismiche in materia di costruzioni, non riusciamo a comprendere come siano potuti crollare edifici strategici quali l'ospedale dell'Aquila (costruzione relativamente recente), lo studentato ma anche la stessa prefettura, oltre a decine di scuole, asili e altri edifici pubblici e privati. Ma il nostro stupore, dura lo spazio di un momento, perchè poi ci ricordiamo che fino a poche ore fa, questa era la regione designata come sito possibile di una centrale nucleare (pensate cosa sarebbe accaduto), ma anche una regione da perforare alla ricerca del petrolio o dove impiantare un termovalorizzatore o dove ancora, fare un nuovo traforo sotto il Gran Sasso. Lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali e la totale incuria del territorio e del suo patrimonio edilizio ed artistico, è sempre stata una costane nella gestione delle classi dirigenti sia imprenditoriali che politiche. Per questo motivo, non ci sentiamo di aderire a nessun ipocrita clima di unità nazionale e anzi, con chiarezza diciamo, che noi non ci fidiamo per nulla dell'attuale giunta regionale, ancor meno del governo nazionale che saranno chiamati a gestire il difficile “dopo-terremoto”. Ancor più difficile, perchè la nostra regione come l'intero paese vive già gli effetti della drammatica crisi in corso e in particolare, la zona dell'aquilano, era interessata da una crisi occupazionale devastante. Ci sentiamo di chiedere a tutti i cittadini abruzzesi massima vigilanza a quanto avverrà nel prossimo futuro, per evitare di diventare una nuova Irpinia.
Nell'immediato, proponiamo l'adozione di misure immediate a sostegno della popolazione:
1.L'immediata requisizione delle tante case sfitte soprattutto sulla costa e la loro assegnazione alle popolazioni terremotate,
2.Il pagamento dell'intera retribuzione per quei lavoratori residenti nelle zone terremotate e che erano in regime di cassaintegrazione,
3.La corresponsione di un salario minimo garantito per i disoccupati di almeno 1000 euro.
4.Un piano di ricostruzione in tempi certi con lo stanziamento dei fondi necessari da parte del governo e che tali fondi siano gestiti non dai soliti sciacalli, ma da organismi territoriali trasparenti che vedano la partecipazione dei lavoratori e dei cittadini.
Per tutti i compagni che intendono concretamente dimostrare la loro solidarietà ai cittadini aquilani e abruzzesi, chiediamo di pazientare perchè nei prossimi giorni ci attiveremo per organizzare al meglio iniziative di solidarietà. Per il momento, vi ringraziamo per la vostra vicinanza e mettiamo a disposizione il sito per eventuali suggerimenti o aiuti di ogni tipo. Grazie
PCL ABRUZZO
http://www.pclabruzzo.it/
PCL sez. provinciale di Bologna
http://xoomer.alice.it/
E-mail: pcl.bologna@virgilio.it