Lunedì 30 marzo '09 0re 17.30 davanti alla Pam di via Corticella

Boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro lo stato di Israele

Il Comitato Palestina di Bologna invita ad un sit-in davanti alla Pam di via Corticella (Bolognina, piazza Unità) per presentare la campagna BDS che denuncia l'economia criminale israeliana, promuove il boicottaggio delle merci e il disinvestimento dall'economia israeliana.

29 marzo 2009 - Comitato Palestina (Bologna)

La campagna BDS è stata lanciata da organizzazioni della società
civile palestinese, che richiamandosi all´esempio della lotta per
l´abolizione dell´Apartheid in Sud Africa, hanno chiesto la
solidarietà internazionale. La campagna BDS ha lo scopo di denunciare
e incidere sull´economia criminale israeliana, attraverso il
boicottaggio delle merci israeliane, il disinvestimento dall´economia
israeliana, la sospensione dei rapporti accademici e delle
collaborazioni con lo Stato e gli enti locali, la verifica delle
possibili iniziative legali (sanzioni) per la condanna dei criminali
di guerra ed il risarcimento dei danni provocati in questi anni di
occupazione, distruzione e massacri.

Obiettivi della Campagna italiana (BDS):

- I prodotti provenienti dallo Stato di Israele (generalmente
identificati dal codice a barre con le prime tre cifre 729)
- Jaffa e Carmel: prodotti ortofrutticoli israeliani. Le società Jaffa
e Carmel controllano le esportazioni dei prodotti ortofrutticoli
israeliani, provenienti da Israele, dalle colonie nei territori
occupati e anche dai coltivatori palestinesi i quali, in mancanza di
altri canali di distribuzione, sono costretti a lasciare buona parte
del ricavato dei loro prodotti alle società.
- THEVA: prodotti farmaceutici israeliani
- L´OREAL: prodotti cosmetici. Oltre ad essere uno dei maggiori
investimenti israeliani, il gruppo L´OREAL commercializza prodotti
realizzati con materiali provenienti dai territori palestinesi
occupati, come i Sali del Mar Morto.
- LAVAZZA: azienda che da oltre due decenni è leader nel mercato
israeliano del caffè, attraverso la ditta israeliana Gils Coffee Ltd.
Il boicottaggio della Lavazza è raccomandato anche dall´organizzazione
pacifista israeliana Gush Shalom e dalla Coalizione delle Donne per la
Pace israeliana, anche per il legame diretto fra la Lavazza stessa e
la Eden Springs Ltd, azienda che imbottiglia e distribuisce l´acqua
delle Alture del Golan, territorio siriano occupato e colonizzato
illegalmente da Israele dal 1967

La Campagna Italiana BDS chiede, inoltre:

- La revoca delle collaborazioni al progetto "Saving children", con il
quale la Regione Emilia Romagna, insieme con le regioni Toscana e
Piemonte elargisce fondi alla sanità israeliana per ... curare i bambini
palestinesi feriti dagli stessi Israeliani!
- La revoca degli accordi di cooperazione tecnologica fra la Regione
Emilia Romagna e il centro industriale israeliano Matimop
- Chiediamo alle istituzioni accademiche ed ai singoli dipartimenti e
docenti di sospendere a loro volta ogni rapporto con le università
israeliane, in solidarietà con le università palestinesi cui
l´occupazione impedisce da anni di portare avanti i propri programmi
Aderendo all´appello del Forum Sociale Mondiale di Belem, la Campagna
Italiana BDS promuove tre giornate nazionali di mobilitazione per il
Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per il 28, 29 e 30 marzo
2009.

Comitato Palestina Bologna

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Informazioni e contatti:
http://comitatopalestinabologna.blogspot.com/
comitatopalestinabologna@gmail.com