17.700 famiglie a Bologna chiedone la cancellazione del tempo corto e del maestro unico della Gelmini.

Oggi in via Rizzoli il più lungo striscione della storia della città

Il calcolo è presto fatto: basta moltiplicare per due la distanza da una porta all’altra dello stadio Dall’Ara. Questa sarà la lunghezza base dello striscione che genitori ed insegnanti srotoleranno in via Rizzoli venerdì
20 marzo 2009 - Assemblea genitori e insegnanti delle scuole di Bologna e provincia

Il calcolo è presto fatto: basta moltiplicare per due la distanza da una porta all’altra dello stadio Dall’Ara. Questa sarà la lunghezza base dello striscione che genitori ed insegnanti srotoleranno in via Rizzoli venerdì 20 (appuntamento alle 17.30 sotto le torri). Attorno alle cubitali lettere scritte a mano nei giorni scorsi da decine di mamme, papà, bambini e maestre, si raccoglieranno adulti e bambini nella nuova originale protesta contro i tagli alla scuola pubblica e la legge Gelmini. Sarà un vero work in progress alla portata di tutti, delle migliaia di mani piccole e grandi che decoreranno gli spazi liberi attorno alle lettere e di quelle più collaudate degli artisti che non mancheranno, ancora una volta, di dare il loro contributo sul campo. Tra gli altri saranno al lavoro P. Brian, la graffitista di cui tutti ricorderanno l’ochetta stilizzata su tutti i muri della città, l’illustratrice Elena Balboni e Paola Schiavinato, mentre in tutta la via echeggeranno le note e le percussioni dei musicisti che hanno accompagnato le tante manifestazioni del movimento delle scuole. E non è casuale che sia arrivata alla manifestazione, dal Teatro Testoni, l’adesione della cooperativa teatrale La Baracca, in continuità con un rapporto pluridecennale con le scuole, che risulterebbe stravolto dall’eliminazione delle compresenze che fino ad oggi hanno permesso le uscite dalla scuola.

Le mani che decoreranno e sorreggeranno lo striscione (seguirà un lunghissimo serpentone fino a Piazza Malpighi e ritorno) saranno il naturale seguito delle 17.700 mani che in tutta la provincia hanno segnato con le loro firme la richiesta del mantenimento dei modelli organizzativi, didattici ed orari aboliti dalla legge Gelmini. Queste 17.700 richieste caricano di qualità la domanda plebiscitaria di maggior tempo scuola emersa nelle iscrizioni ufficiali alle classi prime a Bologna e in tutta Italia, iscrizioni che sono state una clamorosa bocciatura di tutti i modelli orari inferiori alle trenta ore e che hanno segnato l’aumento del 35% di richieste delle 40 ore settimanali.

Venerdì 20 alle 17.700 domande di buona scuola della provincia di Bologna si aggiungeranno le migliaia provenienti dagli altri comuni della regione. Gli scatoloni con la documentazione delle richieste delle famiglie saranno portati al ministero della Pubblica Istruzione sabato 21. La delegazione dell’Emilia Romagna, che si incontrerà a Roma con le delegazioni di tante altre città italiane, partirà con un pullman alle 6 del mattino


L’assemblea genitori insegnanti delle scuole di Bologna e provincia

 

> Info pullman 3391592234