La vera violenza è quella fascista!
Il 28 febbraio sfilavano in corteo, a Bergamo, 300 militanti di Forza Nuova con caschi e spranghe in bella vista, capitanati dal pluricondannato Roberto Fiore, noto esponente della destra radicale e segretario del partito. Inneggiando al duce, urlando slogan razzisti e facendo il saluto romano i neofascisti festeggiavano l’apertura della nuova sede di Forza Nuova a Bergamo, in pieno centro.
Contemporaneamente diverse centinaia di antifascisti/e presidiavano via Quarenghi, denunciando la presenza in città di un soggetto politico che si richiama esplicitamente al fascismo, xenofobo e sessista, che contempla nella sua ideologia e pratica politica la violenza contro il diverso.
Un soggetto politico, Forza Nuova, che si caratterizza nella sua storia recente per i numerosissimi episodi di aggressione compiuti da parte dei suoi militanti (in combutta con fascisti di altre organizzazioni) contro persone colpevoli solamente della loro ‘diversità’.
In un clima generale di inasprimento delle politiche securitarie, anche a Bergamo le strategie repressive dello stato non hanno lasciato spazio al dubbio: il pugno duro contro il dissenso è sfociato in una durissima rappresaglia ingiustificata da parte delle forze dell’ordine, tramite l’aggressione fisica verso i/le manifestanti che esprimevano il loro dissenso alla presenza di organizzazioni fasciste di stampo neosquadrista in città.
Una mattanza creata e fomentata dalle forze dell’ordine in combutta con i poteri forti dello stato, ancora una volta schierati a difesa dei neofascisti.
La certezza dell’impunità in cui hanno agito le forze dell’ordine a Bergamo, come si evince dai numerosi video e foto dell’accaduto, ricorda la “macelleria messicana” di Genova 2001: meccanismi che non hanno niente di democratico, utilizzati a protezione di soggetti politici che propagandano odio, discriminazione e violenza.
59 fermi tra gli/le antifascisti/e, la maggior parte identificati/e e rilasciati/e la sera stessa. Due sono stati arrestati e tenuti in questura nonostante le gravi lesioni accertate dall’infermeria, che avrebbero necessitato di cure da pronto soccorso. Sono stati processati per direttissima lunedì 2 marzo, attualmente scarcerati con obbligo di firma. Le accuse: manifestazione non autorizzata e resistenza aggravata a pubblico ufficiale.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai compagni e alle compagne presenti a Bergamo: ancora una volta assistiamo alla legittimazione da parte delle istituzioni delle pratiche e dell’ideologia neofascista, seguita dalla solita criminalizzazione gratuita di coloro che vedono nell’antifascismo un valore fondamentale da difendere, contro i nuovi e pericolosi rigurgiti fascisti.
Nessuna sede ai fascisti! L’antifascismo non si arresta!
Studenti AntifascistiBolognesi
Saluti romani, slogan fascisti, decine di spranghe e caschi: così ha
sfilato Forza Nuova a Bergamo sabato 28 febbraio. Nel corteo nero vi era
fra l’altro anche don Giulio Tam, sacerdote che si autodefinisce “crociato
in lotta contro la decadenza, l’invasione islamica e le trame dei perfidi
giudei”. Per don Tam “la tonaca è semplicemente un camicia nera più
lunga”.
Secondo l’anarchico Luigi Fabbri, che scriveva nel lontano 1922, lo
squadrismo è “l’offensiva combinata delle forze illegali e legali”. Ed è
una definizione valida tuttora. A Bergamo non solo la polizia ha garantito
la sfilata dei fascisti di Forza Nuova nonostante non avessero chiesto
l’autorizzazione per un corteo, ma ha anche scatenato una rabbiosa caccia
all’uomo contro chi aveva manifestato il proprio antifascismo. Sicché, non
fa certo meraviglia che in questo video (tra 00:46 e 1:02) si veda tra i
poliziotti un uomo senza alcuna divisa e con passamontagna nero che
manganella alacremente i manifestanti...
Tutta la nostra solidarietà agli antifascisti picchiati, fermati o
denunciati.
Assemblea Antifascista Permanente
>Leggi l'articolo "Bergamo, scarcerati gli antifascisti"
> Ascolta l'intervista realizzata sabato sera a Lele, antifascista bergamasco
> Vedi anche: «Bergamo, polizia attacca antifascisti» [video+comunicato]