Questa mattina gli studenti bolognese dell'Onda hanno fatto visita all'ufficio stage e tirocini di Almamater, il giorno dopo il Career Day, per denunciare l'abbraccio mortale creato tra mondo della formazione e mondo del lavoro. "Nuovo welfare e reddito garantito per tirocinanti e stagisti", le rivendicazioni dell'Onda sintetizzate da Andrea di Lettere. Se di fatto gli studenti sono costretti a svolgere lavori del tutto gratuiti, l'Onda ha distribuito false banconote e adesivi al grido di "Dateci il denaro, poi ne riparliamo".
Nel pomeriggio, la contestazione si è spostata al Sant'Orsola dove erano annunciati i ministri Brunetta e Gelmini (e lei, manco a dirlo, neanche questa volta ha avuto il coraggio di presentarsi a Bologna). Ieri sera l'Onda ha incontrato sessanta specializzandi di Medicina e oggi una cinquantina di studenti, tre ore prima del convegno in programma, sono entrati nel padiglione 5 cominciando a parlare e confrontarsi con lavoratori, pazienti, infermieri e medici del policlinico. Molti di questi hanno accolto l'invito ad attaccarsi un adesivo con scritto "Noi la crisi non la paghiamo, no Gelmini no Brunetta". In maniera del tutto pacifica si è discusso dello smantellamento dell'università pubblica, dell'attacco di Brunetta ai lavoratori e del vergognoso pacchetto sicurezza che tra le altre cose permette ai medici di denunciare i migranti, fino all'intervento della sicurezza del Sant'Orsola e poi della Polizia. Al rifiuto dell'inspiegabile ordine di uscire dal padiglione, le forze dell'ordine ha risposto cacciando gli studenti a spintoni. Dopo, fuori dal padiglione, la polizia schierata ha impedito l'ingresso a chiunque esponesse l'adesivo dell'Onda, anche chi doveva entrare per lavoro.
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