Gazzella onlus per Zic.it

Reportage dalla Palestina [foto]

Una straordinaria serie di scatti inviata da Gazzella onlus al nostro giornale. In fondo la lettera che l'associazione ha inviato ai propri sostenitori lo scorso gennaio: "La Striscia di Gaza, quel lungo e stretto lembo di terra, quell’enorme campo di concentramento per 1.500.000 persone, è stato trasformato da uno dei più potenti eserciti della terra in un cumulo di detriti, abitazioni, scuole, moschee, edifici pubblici, ospedali, sono stati rasi al suolo o gravemente danneggiati".


6 febbraio 2009

Palestina

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Cari amici di Gazzella,

tutti noi abbiamo vissuto con sgomento, dolore e rabbia questi lunghi giorni del massacro perpetrato nella Striscia di Gaza dall’esercito israeliano. Ad oggi, il numero delle vittime è di oltre 1400 (tra cui 417 bambini, 120 donne, 120 anziani, 14 soccorritori, 4 giornalisti e 5 stranieri) e quello dei feriti di 5450 di cui almeno 1500 bambini e molte centinaia in gravissime condizioni. Ma quanti corpi giacciono ancora insepolti sotto le macerie delle loro case?

La Striscia di Gaza, quel lungo e stretto lembo di terra, quell’enorme campo di concentramento per 1.500.000 persone, è stato trasformato da uno dei più potenti eserciti della terra in un cumulo di detriti, abitazioni, scuole, moschee, edifici pubblici, ospedali, sono stati rasi al suolo o gravemente danneggiati. Non è mai poco il tempo speso a ricordare che da quasi due anni la striscia di Gaza era soffocata da un embargo economico voluto da Israele e Usa e sostenuto dall’Egitto e dalla Ue che aveva già portato la popolazione allo stremo. Dai famosi tunnel al confine di Rafah, tanto citati dai nostri media embedded, passavano anche e soprattutto, cibo, medicine, carburante… il minimo per sopravvivere.

Gazzella-onlus, poco prima dell’inizio dell’aggressione israeliana, aveva inviato 13.000 euro per il centro di riabilitazione motoria di Jabaliya ed altri 13.000 per il centro neonatale dell’ospedale Shifa di Gaza che aveva necessità urgente di acquistare incubatrici per i molti bimbi nati prematuri: nascite anticipate dovute allo stato di shock continuo e alla denutrizione delle madri. Questi denari erano i proventi del 5x1000 devoluto a Gazzella. Per molti giorni non siamo riusciti a sapere se i nostri bonifici fossero andati a buon fine. Oggi finalmente sappiamo che questo denaro è arrivato a destinazione e questo ci rincuora anche se è piccola cosa rispetto all’enormità della tragedia in atto.

Il, 18 gennaio, primo giorno di ‘tregua’, finalmente ci ha scritto la nostra corrispondente del Medical Relief a Gaza, Ilham. Ha passato questi giorni barricata in casa, con tutta la sua famiglia, compresa una nipotina neonata, con poco cibo, praticamente senza acqua e corrente elettrica, nella speranza che la sua abitazione non venisse bombardata e con il terrore di uscire per strada…. Ma sta bene, è viva e con lei anche i nostri altri amici e collaboratori del Medical Relief. Ha già fatto una visita all’ospedale Shifa inviandoci un primo elenco e foto di bambini gravemente feriti che – speriamo – saranno ‘adottati’ dai sostenitori di Gazzella.

Degli altri nostri bambini, quelli fino ad ora sostenuti, ad oggi non possiamo dare notizie… sono ‘sparsi’ per tutta la Striscia: Jabaliya, Bayt Hanun, Bayt Lahiya, Gaza, Khan Yunis, Rafah. Ma noi volontari di Gazzella, con il vostro contributo, andiamo avanti, continuiamo a fare quello che abbiamo sempre fatto: portare solidarietà ed aiuto. Non appena sarà possibile contiamo di organizzare un viaggio per cercare di rintracciare i bambini che curiamo e sosteniamo e le loro famiglie, verificare e dare testimonianza. Speriamo siano tutti ancora in vita, anche se i numeri ghiacciano il cuore.

In questi giorni, inoltre, molti di noi amici e sostenitori di Gazzella-onlus hanno partecipato alle innumerevoli iniziative intraprese contro il massacro in atto a Gaza. Le due manifestazioni a Roma, la prima il 3 gennaio e quella imponente dello scorso 17. Abbiamo preso parte anche al sit-in di protesta davanti alla sede Rai di Roma per denunciare la faziosità di una informazione ‘a senso unico’.

Siamo stati scelti come referenti e garanti, in due campagne – una della Federazione del Prc di Roma, ed una della federazione dei Giovani Comunisti di Viareggio – che stanno nascendo con il fine di ‘adottare’ un bambino palestinese ferito.

Molti di noi, speriamo tutti, aderiscono alla campagna di boicottaggio dei prodotti israeliani.

Grazie a tutti coloro che in questi giorni ci hanno telefonato, mandato mail, chiedendo semplicemente: che posso/possiamo fare? Tutti noi sostenitori di Gazzella che diamo un contributo di tempo, di idee e di denaro facciamo già qualcosa per il semplice fatto di esserci, ora, in questo momento, a sostegno di un popolo che resiste e che nonostante tutto vuole vivere in pace, libero, nella propria terra.

Grazie a tutti quelli che hanno sottoscritto. Ai tanti vecchi e nuovi amici che con innumerevoli iniziative hanno sostenuto Gazzella. Grazie a Stefania, precaria, un mutuo e 2 bambini, e ad Egidio, artista, che ha tenuto un concerto per Gazzella, e a Gianna che ha organizzato una cena, e Andrea una fiaccolata al suo paese…..

Contiamo di dare al più presto notizie.

Sempre in solidarietà con il popolo palestinese.

I volontari di Gazzella-onlus

Gazzella Onlus C.F. 97256870581

Sede Legale: Viale delle Milizie, 9 – 00196 Roma

Segreteria Operativa: Casella Postale 7240 00100 Agenzia Roma Nomentano

Tel-Fax: 0686326642
mail:
pergazzella@katamail.com

http://www.gazzella-onlus.com

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