“Dobbiamo usare il terrore, l’assassinio, l’intimidazione, la confisca delle terre e l’eliminazione di ogni servizio sociale per liberare la Galilea dalla sua popolazione araba”.
Con queste parole pronunciate nel 1947, Ben Gurion, padre fondatore dello stato d’Israele, si mise a capo del movimento sionista che avrebbe dovuto restituire la terra biblicamente “promessa” agli ebrei superstiti della Shoah.
Sono ormai più di sessant’anni che ogni governo Israeliano, in spregio a tutti gli accordi Internazionali, a decine di risoluzioni dell’ ONU, a migliaia di mobilitazioni in tutto il mondo, attua con pervicacia dichiaratamente razzista e senza alcun limite il sistematico annientamento, politico e fisico, del popolo Palestinese e dell’ idea stessa di Palestina.
E’ impossibile ignorare la simmetria agghiacciante tra lo sterminio razziale subìto dagli ebrei con l’Olocausto e il genocidio sistematico dei palestinesi programmato e realizzato dallo stato israeliano. L’immagine infame dei ghetti ebraici circondati e isolati da muri altissimi ci viene rimandata dalle misere città palestinesi smembrate e divise da muri ancora più alti eretti dai figli della Shoah.
Non possiamo e non vogliamo dimenticare, come ipocritamente fanno tutte le forze politiche sedicenti democratiche che la lotta armata e le Intifada sono stati gli unici mezzi di sopravvivenza e resistenza di un popolo che vive sotto occupazione militare da più di mezzo secolo e perseguitato da atti di guerra mirati al progressivo annientamento.
Il massacro di civili palestinesi che le forze armate israeliane stanno accanitamente attuando in questi giorni nella striscia di Gaza è solo l’ultimo, tragico, atto di una guerra infinita che pretende in pagamento, come sempre, il sangue degli innocenti più indifesi: i bambini, le donne, gli anziani.
Non possiamo e non vogliamo continuare a guardare in silenzio le bombe al fosforo lanciate nella città più densamente popolata al mondo da un governo criminale.
Saremo a Roma il 17 Gennaio per gridare tutto il nostro dolore, la rabbia, l’odio per questa ennesima guerra, per tutte le guerre.
Saremo a Roma il 17 Gennaio al fianco del popolo Palestinese, per il cessate il fuoco immediato, per la liberazione di tutti i territori occupati.
L’Assemblea di Vag61
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