La bufala dei volontari iraniani diretti in Palestina

Ancora un falso della propaganda di guerra

Ripubblichiamo dal blogger Mazzetta
1 gennaio 2009 - Mazzetta

(da mazzetta.splinder.com)

Il maggior successo della propaganda filo-israeliana e filo-bushista consiste sicuramente nell'aver riempito i giornali di mezzo mondo con la versione per la quale Israele si sta difendendo dagli attacchi di Hamas, una sovversione di senso e della realtà clamorosa, che però sta funzionando abbastanza bene e che nelle prime ore si è affermata in quasi tutta l'infosfera occidentale. Non deve stupire, all'epoca riuscirono a convincere la maggioranza degli occidentali che gli Stati Uniti dovevano "difendersi" dall'Iraq, in fondo con Hamas è anche più semplice.

L'enorme macchina della propaganda guerrafondaia però non si accontenta, gli addetti sanno che lo stillicidio di notizie volte a mettere in cattiva luce i nemici deve essere incessante e prolungato, così ogni giorno ne buttano una sul fuoco dello scontro di civiltà e quando non hanno niente di utile si inventano di sana pianta le notizie di atrocità o di comportamenti ostili.

L'Iran è da sempre nel cuore di questi soggetti e non stupisce che approfittando dell'attacco a Gaza si cerchi di diffamare Teheran, nel tentativo di costruire l'immagine di Hamas irragionevole, feroce e controllata dai cattivi Ayatollah.

Così ieri è spuntata la notizia secondo la quale in Iran starebbero arruolando volontari per andare a combattere in Palestina contro gli Israeliani, una bufala clamorosa che però è stata ripresa anche dalle agenzie e dai giornali italiani, ovviamente senza alcun controllo, con titoli come "Studenti iraniani reclutano volontari per combattere Israele".

La notizia, inizialmente rilanciata da Reuters (che probabilmente è stata imboccata dai noti ceffi della "resistenza iraniana" mantenuti dai contribuenti americani) fa riferimento al sito iraniano www.rohaniatmobarez.com, dove però non c'è alcun invito all'arruolamento e tantomeno c'è la possibilità di arruolarsi via internet come dicono da Reuters e da altri organi d'informazione. C'è invece, sulla destra, un box che contiene un sondaggio, dove si chiede ai lettori cosa sarebbero disposti a fare "In risposta al decreto emanato dalla suprema guida Kahmenei e al disastro a Gaza".
Il sondaggio, che non richiede nemmeno la registrazione, offre tre possibilità:

1 - Vorrei a sostenere lo sforzo della propaganda (contro Israele)
2 - Vorrei raggiungere la resistenza armata
3- Vorrei offrire supporto finanziario

Il fatto che la risposta preferita sia la numero 2 non trasforma certo questo banale sondaggino in una campagna d'arruolamento e ancora meno trasforma il sito in un portale attraverso il quale è possibile arruolarsi per combattere contro Israele. Ciascuno di noi può scegliere una delle tre opzioni senza essere poi richiamato dai servizi di Teheran e arruolato. Tanto più che di tale genere di attività non c'è per ora traccia da nessuna parte nel mondo arabo e che per entrare nei Territori Occupati occorre chiedere il permesso agli israeliani.

Si tratta quindi di una bufala colossale, l'ennesima, che trasforma un banale sondaggio in un canale di arruolamento per "terroristi cattivi", offrendo ai soliti tromboni l'occasione di mettere gratuitamente in cattiva luce le ragioni dell'Iran agli occhi delle opinioni pubbliche, elevando al contempo quelle di Israele e dei suoi alleati. Robaccia già vista.

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