Dopo i passi indietro e le parziali aperture della settimana scorsa, il governo riapre frontalmente le ostilità sul tema della scuola. Nei regolamenti presentati dal ministro Gelmini si ripropongono infatti molte delle peggiori modifiche annunciate nel mese scorso dal ministero, e vengono addirittura riesumate alcune proposte formulate anni fa dalla Moratti e già ampiamente rifiutate dal mondo della scuola.
Di seguito un primo comunicato del Coordinamento Tempo Pieno:
Scuola: attacco diretto!
Oggi sono stati presentati dalla Gelmini i quattro decreti che realizzano la “riforma”: confermata purtroppo la nostra lettura: la qualità della scuola elementare viene attaccata senza pietà per sostituirla con un modello povero, generalista, impossibilitato ad aprirsi al territorio (impossibili le uscite), con un/una maestro/a tuttologo/a che dovrà insegnare tutto e non potrà più prestare attenzione a chi si ritrova in svantaggio.
Cancellate tutte le compresenze in tutti i modelli orari esistenti (reso matematicamente impossibile il lavoro a gruppi e il recupero individuale); snaturato il Tempo Pieno a favore di un ibrido che si avvia ad assomigliare al doposcuola degli anni Sessanta, introdotta una babele di modelli orari (24, 27, 30, 40 ore) che getterà nel caos le scuole di tutta Italia; aumentato in maniera generalizzata il numero di alunni per classe.
Contro questa deriva della scuola pubblica il Coordinamento nazionale in difesa del Tempo Pieno e Prolungato ha lanciato una campagna di tutela delle famiglie all’atto delle iscrizioni e delle riunioni di presentazione delle scuole. Ci impegneremo all’interno e all’esterno delle scuole affinché la scelta degli organi collegiali e delle famiglie cada sui modelli a 30 ore e a Tempo Pieno, distribuiremo moduli di iscrizioni di garanzia affinché arrivi forte e chiara la richiesta delle famiglie per la scuola attuale e non per quel surrogato che vorrebbero rifilarci, lanceremo anche una campagna nazionale in difesa delle compresenze e del loro valore per la tutela dei soggetti più deboli.
COORDINAMENTO IN DIFESA DEL TEMPO PIENO E PROLUNGATO
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