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ALL'ARREMBAGGIO

La nave del Laboratorio Crash è approdata ieri al nuovo porto di via Donato Creti 24 restituendo, ancora una volta, uno spazio industriale abbandonato da anni alla socialità e alla progettazione politica e culturale.

Dopo lo sgombero, preannunciato da tempo ed avvenuto nei giorni scorsi, dello spazio di via Zanardi che per circa un anno e mezzo è stato fucina di produzione culturale ed artistica e di conflitto sociale in città, i militanti di Crash hanno liberato i locali di un ex magazzino ricambi della Fiat situato nella prima fascia periferica, a pochi passi da piazza dell'Unità, nel cuore del tradizionale quartiere operaio di Bologna.

Lasciato, come troppo spesso accade, al completo degrado, il vasto locale presentava agli occupanti il consueto squallido spettacolo del grande spazio metropolitano adibito un tempo al lavoro vivo, al ritmo quotidiano della vita operaia consumata tra speranze, lotte e sfruttamento e condannato, da anni, all'inutilizzo, al decadimento, all'oblio.

Forse, nella mattinata di ieri, i muri sporchi e scrostati ma ancora pregni dello spirito di chi dentro quel posto ha consumato la propria esistenza, sputando sangue e sudore, hanno "sorriso" nel vedere i visi paonazzi di freddo e nel sentire le voci cariche d'entusiasmo delle decine di studenti e precari che ancora una volta, caparbiamente, si rimboccano le maniche per restituire dignità e senso sociale ad una delle tante cattedrali del lavoro non più funzionali alla produzione di profitto.

Auguriamo Buon Vento alla ciurma, nostra compagna di arrembaggi, che non vuole piegarsi al modello di città morta e di ordine sociale dei burocrati e degli speculatori.

VAG61