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Oggi 13 novembre 2008 il collettivo “Onda anomala” degli studenti italiani a Granada ha partecipato allo sciopero studentesco organizzato, in tutto lo stato spagnolo, dall'Assemblea contro il processo di Bologna. Siamo scesi in piazza in più di un centinaio credendo che, di fronte a un attacco all'istruzione a livello europeo, sia necessaria una risposta europea.
La lotta è contro un modello che trasforma l'università in un'istituzione sempre più permeabile agli interessi delle imprese e delle banche, che mercifica e precarizza il sapere e il nostro futuro.
I processi di cui stiamo parlando assumono nomi diversi ma i contenuti sono gli stessi, ovvero una ristrutturazione generale dell'università, attraverso tagli finanziari, entrata dei privati nei piani di studio, smembramento delle carriere, limitazioni al libero accesso e drastica riduzione delle assunzioni di ricercatori.
A una serie di misure imposte dall'alto, senza la partecipazione di chi l'università la vive tutti i giorni, privandoci della reale possibilità di decidere, risponderemo con un movimento dal basso costruendo un'altra università.
Lo abbiamo fatto oggi e lo faremo domani: a Roma, a Madrid davanti all'ambasciata e così in altre città europee, gridando: “Noi la crisi non la paghiamo”.
(fotografie da: no133 Pavia su flickr)
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