I numeri - Dai 35 genitori del paesino montano di Tolè (51% delle famiglie con figli), fino ai 3000 in piazza a piazza di Casalecchio, passando per gli oltre 10000 presenti alle iniziative in città, genitori, nonni, bambini, insegnanti e cittadini hanno ieri [mercoledì, ndR] dato vita alla più straordinaria, allegra, creativa, determinata, inimmaginabile, varia e variopinta manifestazione collettiva in difesa della scuola pubblica che questa città abbia mai visto.
Cosa abbiamo fatto - Semplicemente, come comunità scolastiche, abbiamo tenute aperte le nostre scuole contro chi ce le vuole chiudere, ne abbiamo dilatato i tempi contro chi ce li vuole ridurre, abbiamo fatto i laboratori contro chi non ce li vuole più far fare, abbiamo discusso ed informato contro chi ci vuole ingannare, in una parola abbiamo fatto e difeso la scuola della repubblica, di tutti per tutti e per ciascuno.
Lo abbiamo fatto all´interno delle scuole con decine di assemblee e centinaia di laboratori, cenando insieme e ballando, cantando, giocando fino a mezzanotte ed in alcuni casi anche dormendo insieme.
Lo abbiamo fatto fuori dalle scuole, rendendoci visibili e udibili alla città con cortei e parate che hanno attraversato i quartieri della città e le piazze dei comuni della provincia.
Lo abbiamo fatto tutti insieme, senza limiti d´età e provenienza geografica, scoprendo che la Gelmini ha compiuto un miracolo che neppure la Moratti era riuscita a fare: ha unito in un´unica forte e determinata protesta le scuole materne, le elementari, le medie, le superiori, l´università.
Le emozioni - a chi già ci chiede cosa faremo ora, chiediamo noi di darci almeno qualche ora di tempo per smaltire e depositare le emozioni che attraversano ciascuno di noi che ha vissuto questa straordinaria esperienza collettiva. Qualunque cosa d´ora in poi succederà, e noi ci batteremo perché succedano solo cose belle, niente ci toglierà tutto quello che abbiamo vissuto in tante scuole, in tanti quartieri, in tanti paesi in questa notte bianchissima e nei giorni che
l´hanno preparata. Tutti dovranno fare i conti con questa grande presa di parola collettiva di persone diverse che si stringono insieme a difesa del bene comune più importante: la scuola cioè l´uguaglianza, l´educazione, l´istruzione ed il futuro delle nuove generazioni.
I ringraziamenti - Ai nonni ed ai centri anziani che ci hanno fritto le crescentine ed offerto la mortadella, ai più di cento artisti che ci hanno allietato, ai Sindaci. ai Presidenti di quartiere, ed agli Assessori scolastici che ci sono venuti a trovare, alle giunte Comunali che hanno aderito alla notte bianca...
Cosa faremo, come sempre, lo decideremo insieme, ragionandone insieme davanti alle scuole ed in rete e convocando a breve la prossima assemblea. Cercheremo di deciderlo insieme alle altre città e realtà, inviando nostri delegati all´assemblea nazionale a Roma del 18, convinti che l´opposizione alla misera scuola che si vuole imporre debba passare
attraverso la costruzione di scadenze nazionali comuni, come la stessa notte bianca, condivisa ieri da centinaia di scuole in tutta Italia, ha saputo dimostrare.
Sicuramente la giornata di ieri ci renderà ancora più forti e determinati, sicuramente continueremo ad informarci ed informare perché i 15000 fantasmi di ieri, i genitori, cittadini ed insegnanti che ieri hanno abitato tutte le scuole ed aleggiato in tutte le zone della città e della provincia hanno dimostrato che la conoscenza e l´informazione
sono contagiose.
Sicuramente non ci fermeremo, almeno fino a quando anche a Tolè saremo riusciti a raggiungere ed informare tutte le famiglie.
I portavoce stampa dell´Assemblea genitori insenanti delle scuole di Bologna e provincia
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