dal blog dell'Assemblea Antifascista Permanente
Secondo il giornale inglese “Guardian”, «la polizia italiana è fascista».
Ciò che è successo al G8 di Genova nel 2001 non si spiega altrimenti: «Non è questione di pochi fascisti ubriachi. Nessuno ha detto ‘no’. Questa è la cultura del fascismo». E ancora: «Alcuni agenti avevano canzoni fasciste come suonerie dei loro telefonini e parlavano con entusiasmo di Mussolini e Pinochet. Più volte, è stato ordinato ai prigionieri di gridare «Viva il duce». Alcune volte, i prigionieri sono stati minacciati per costringerli a cantare canzoni fasciste».
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Che dire? Bella scoperta! Ma oggi, dopo la sentenza su Bolzaneto, si può anche aggiungere che in Italia c’è la piena impunità per lo stato che pratica la tortura.
Nelle celle di Bolzaneto la polizia ha torturato decine e decine di persone. Manganellate ai fianchi. Colpi alla testa. Alle donne gridavano: “entro stasera vi scoperemo tutte”. Agli uomini: “sei un gay? sei un comunista?”. Altri sono stati costretti a latrare accucciati come cani o a ragliare come asini. C’è chi è stato picchiato con stracci bagnati. Chi sui genitali con un salame. C’è chi è stato accecato dallo spruzzo del gas urticante-asfissiante. Chi ha patito lo spappolamento della milza. Un ragazzo arriva nello stanzone della caserma con una frattura al piede. Lo picchiano con il manganello. Gli fratturano le costole. Sviene. Quando ritorna in sé e si lamenta, lo minacciano “di rompergli anche l’altro piede”.
Chi era allora per le strade di Genova, lo ha visto bene che «la polizia italiana è fascista».
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