Elezioni amministrative del 2009

Ridere di Bologna: ovvero la candidatura di Cazzola

Un interessante articolo redatto dal blogger bolognese Mazzetta che ha come “scopi sociali” la condivisione dei saperi, la diffusione dell’informazione e la cospirazione.

6 giugno 2008 - by Mazzetta

Cazzola Alfredo Se continua così bisognerà pensare ad un'apposita rubrica.
A Bologna Cofferati si ripresenta per il secondo mandato: ha deciso. Se la sinistra non ride della candidatura potenzialmente in grado di risultare sgradita a quelli che la dovrebbero sostenere, non è che sul fronte opposto sguazzino nel benessere e nelle idee chiare.
Tanto sono incasinati, divisi tra il possibile ritorno di Guazzaloca dopo che gliene hanno dette di tutti i colori e le legittime aspirazioni di tanti aspiranti sindaco, che alla fine non è ben chiaro chi correrà e sostenuto da chi. Un fatto indubitabile è che la destra bolognese fino a ieri non aveva l'asso da calare contro Broken Coffy.
All'improvviso l'ombra di un felsineo Mosè si è stagliata sulla città e come un sol uomo molti dei destri hanno plaudito al nuovo profeta capace di riportare la luce in città e portare al potere il solito accrocchio di eterni figuranti divisi in 18 partiti e correnti con le benedizione della Curia.
La candidatura è parsa a molti "naturale" e già questo la dice lunga sulla qualità dei suoi presupposti politici. Il candidato è il presidente del Bologna Football Club e deve tutta questa improvvisa popolarità ad un rigore che all'ultima partita di campionato è finito in rete, portando il Bologna in serie A dopo alcuni anni d'assenza.
Il signor Cazzola è un noto imprenditore e sicuramente persona solida e capace, ma pensare che il suo improvviso apparire nella contesa per la poltrona di sindaco dipenda da un risultato sportivo, fa sorridere. Dopo Berlusconi in effetti non si inventa niente, ma vedere mezza Bologna cadere sedotta dal novello Mosè in virtù di un rigore che poteva anche finire sul palo, è francamente imbarazzante.
D'accordo, Cazzola nella circostanza ha trionfato proprio su Cofferati, al culmine di una lunga guerra a base di sgarbi che durava ormai da tempo. Con il consueto garbo Cofferati aveva cercato addirittura di imporre le sue ubbie anche al mondo del pallone, arrivando ad opporsi ad una manifestazione dei tifosi offesi da Moggiopoli (che grandi danni ha procurato alla squadra locale) in nome di una concomitante processione della Madonna, senza considerare lo sgarbo "alla città" del cremonese che ha disertato la partita-promozione.

Ma tutto questo non basta a farne un candidato credibile, ancora meno visto poi che la rivalità tra i due è scoppiata in realtà per vile pecunia.
Nella corsa alla poltrona di primo cittadino regna la confusione, gli unici ottusamente sicuri sembrano quelli del PD, ma probabilmente altri assi saranno calati e altri giocatori scenderanno in campo a sparigliare giochi già fatti nel tentativo di succedere a Cofferati. Per il momento però il livello è questo.

Tratto dal blog di Mazzetta

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