Ieri sera al cinema Lumière, inaugurazione ufficiale di Human Rights Nights

Recensione de "I cacciatori"

In occasione dell'apertura ufficiale del festival è stato proiettato il nuovo film di Richard Shepard su tre giornalisti di guerra alle prese con la cattura del criminale bosniaco Rodovan Karadzic
16 aprile 2008 - Laura Butera

Ieri sera si è tenuta l'inaugurazione ufficiale di Human Rights Nights, il festival di cinema e arti dedicato ai diritti umani, con la proiezione del film di Richard Shepard "I cacciatori (The huinting party)".
Il film è stato proiettato in due sale del cinema Lumiére: la prima proiezione alle 20 e 30 e la seconda alle 21.00 con un'ampia indroduzione da parte di: Sergio Cofferati (Comune di Bologna), Roberto Grandi(Universita di Bologna), Gian Luca Farinelli (Cineteca di Bologna), Giulia Grassilli (Human Rights Nights), Gianluca Pulvirenti e Paolo Caimi (UTET Editori), Monica Donini (Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna).

Locandina del film

Presentato fuori concorso all'ultima Mostra di Venezia, "I cacciatori" prende le mosse da un articolo di Esquire del 2000 riguardante tre reporter americani che in quell'anno si sono messi sulle tracce del criminale di guerra Rodovan Karadzic, cinque anni dopo la fine del conflitto.
Il film parla di Simon, un famoso giornalista televisivo di guerra (Richard Gere), e del suo cameraman Duck (Terrence Howard) che assieme hanno condiviso una serie d'imprese fra le trincee delle zone di guerra nel mondo per informare i telespettatori. Sconvolto dalle atrocità della guerra, e dopo aver trovato la donna che amava trucidata nel suo villaggio bosniaco, Simon perde il controllo in diretta tv e si gioca così la carriera. Mentre lui continua a rischiare la pelle girando in zone di guerra, Duck si imborghesisce e fa carriera.
I due s'incontreranno dopo anni, in occasione di un anniversario della fine della guerra in Bosnia: Simon coinvolge l'ex collega e Benjamin, un giovane reporter, nell'arduo progetto di catturare un criminale di guerra bosniaco che né Nato né Onu sembrano avere interesse a stanare. Presi per un commando di agenti della Cia in trasferta, i tre reporters diventeranno l'obiettivo prioritario dei killer che stanno cercando.
Scritto e diretto da Richard Shepard, il film vuole denunciare il lassismo con cui viene condotta dalle autorità internazionali la caccia ai boia della guerra civile nella ex Jugoslavia.