Il comunicato: "Polemica paradossale".

Radio CittàFujiko sugli spot di Forza Nuova

Pubblichiamo la posizione dell'emittente in risposta al comunicato con cui Vag61 ha preso le distanze dai "terrificanti spot elettorali, tra cui quello dei nazi-fascisti di Forza Nuova", trasmessi negli scorsi giorni.
13 aprile 2008

Radio CittàFujiko ritiene ingenerosa e paradossale la polemica scatenata nei confronti della nostra emittente dai compagni del collettivo Vag61 (leggi i comunicati: 1 - 2 - 3 , ndr) in ordine alla emissione, all'interno degli spot elettorali, anche dell'appello di Forza Nuova, di cui avremmo fatto ben volentieri a meno. Esiste una ovvia differenze tra i servizi istituzionali e l'impegno costante antifascista della nostra radio. Infatti lo spot sopracitato fa parte di quelli previsti dalla legge della Par Condicio, nella logica di garantire anche alle forze minori accesso ai media. Per la medesima opportunità anche altre liste di sinistra o “civiche” riescono a bucare il muro del silenzio. In realtà la domanda opportuna è quella del chiedersi come mai una espressione politica in contrasto con la nostra Costituzione possa presentarsi in una competizione elettorale. Questo ci rimanda a quesiti ben più inquietanti rispetto ad un senso comune reazionario che oggi ha agibilità nella società politica e non e agli organismi di controllo che non intervengono nella maniera dovuta. Certo è che a “valle” non è possibile discriminare in una legge chi -Si- e chi -No- (chi pensate che per primo verrebbe escluso?...) Certo esisteva la possibilità di rifiutare tutte le proposte di spot elettorali della Par Condicio, ma così facendo avremmo colpito contemporaneamente altri appelli di liste assolutamente rispettabili, al di là delle proprie opzioni politiche personali.

Pure gli introiti legati a questa diffusione di messaggi elettorali parla in maniera assolutamente antifascista: anche grazie a questi proventi una radio come la nostra completamente autogestita in modo popolare riesce a produrre informazione capace di dare la voce a chi non la ha, su temi quali l'immigrazione, il lavoro, l'ambiente, la pace, le donne, ecc. Una battaglia di resistenza, anzi di resistenze, contro i fascisti in camicia nera o in camicia bianca. Con questa opzione, tra l'altro, siamo impegnati al fianco dei compagni di “Memoria Attiva” nel costruire la manifestazione del 25 Aprile nel Parco di Montesole in un momento in cui il revisionismo storico e la violenza sociale bruciano drammatiche tappe.

Saremmo noi dunque a indulgere verso la reazione di ieri e di oggi?

Ai compagni del Vag61, a cui ci lega un affetto e una storia fatta di anni di progettualità condivisa, diciamo di essere ben disposti ad un chiarimento su tutta questa assurda vicenda. Fin da subito però teniamo a sottolineare come l'autonomia ed indipendenza redazionale, bene che abbiamo difeso lottando strenuamente per ben trentuno anni non siano in discussione alcuna. La libertà di stampa, anche quando possa rivelarsi scomoda, è il sale di ogni movimento od organizzazione emancipatrice ed è garanzia che questa storica emittente non sia la radio di Tizio o di Caio, ma di quella parte di città fatta di associazioni, sindacati, circoli, centri sociali, singoli o collettivi che ha la certezza di trovare nei nostri microfoni una porta sempre aperta al di là dell'ostracismo dell'informazione dominante. Il nostro auspicio è quello di ritrovare un dialogo a Vag61, ricuperarne lo slancio iniziale per la costruzione di un'officina dei media indipendenti, garantire l'indipendenza dell'informazione al di là dell'iniziativa dei singoli collettivi e avere maggior rispetto anche delle scelte che si possono non condividere.

Radio CittàFujiko

> Leggi un chiarimento sulla regolamentazione degli spot