Dopo l’attacco di ieri dei consiglieri comunali di destra, oggi è la Curia che se la prende con i centri sociali. Lo fa attraverso il suo numero due, il “vescovo combattente” Ernesto Vecchi che, oggi, ha dichiarato: “Bologna è ancora un gioiello, che però va pulito. Bisogna individuare chi la sporca. Bologna è bella, io sono affezionato a questa città. Altrimenti non avrei risposto sì al cardinale quando mi ha chiesto se volevo rimanere. Ma bisogna smettere di imbrattarla, altro che opere d'arte: si fa presto a spaccare, ma qui bisogna edificare”.
Poi anche monsignor Vecchi si è inoltrato nella condanna alla contestazione a Ferrara, avvenuta in Piazza Maggiore: “La piazza è un luogo bellissimo, è l'agorà, ma se viene utilizzata come luogo anonimo per lanciare sassi e poi scappare, non è più un luogo di democrazia”.
Sempre a margine della conferenza stampa, tenuta questa mattina in Curia, Vecchi ha puntato l’indice contro i ragazzi dei centri sociali, ma soprattutto contro i loro leader: “Bisogna snidare i maestri del sospetto. Ogni volta che a Bologna ci sono iniziative del genere, arrivano treni da fuori città. Ma chi c'è dietro questa organizzazione? Vanno snidati questi maestri del sospetto che non vogliono educare questi giovani, ma farne solo agenti anonimi di piazza”.
Non ci sembra una forzatura, dopo quello che abbiamo sentito in questi giorni, affermare che il coro, dall'arco costituzionale a quello clericale a quello clerico-fascista, è veramente al gran completo.
Vale dunque la pena che si continui a suonare con un'altra orchestra.
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