"Il bando proposto dal Comune è irricevibile, e se si procederà al sequestro dello stabile di via Zanardi siamo pronti a rioccupare". Il Laboratorio Crash ribadisce le proprie posizioni in occasione dell'incontro pubblico con i consiglieri comunali dell'Altra Sinistra, con i quali mette in chiaro: "Ogni forza politica che partecipa alle scelte politiche dell'amministrazione Cofferati si deve assumere le proprie responsabilità". Per Crash, su cui pende la minaccia di un sequestro dei locali, le proposte fatte da Palazzo D'Accursio non rappresentano reali soluzioni alla necessità di uno spazio per le attività portate avanti da diversi anni: concorrere all'assegnazione di spazi tra gli 11 e i 60 metri quadrati appare come una presa in giro. Da Valerio Monteventi (consigliere indipendente del Prc) l'esempio dei centri sociali romani come esperimento di riconoscimento della pratiche di autogestione. Nel frattempo, lo stabile occupato in via Zanardi rischia di essere sgomberato con modalità "che non hanno precedenti se non per i beni mafiosi". Se sequestro sarà, Crash non si arrende alle politiche repressive di Cofferati e promette nuove occupazioni.
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