La primizia di Boghetta


21 dicembre 2001 - Pier Giorgio Nasi

Le torte in faccia, si può ben dire, hanno una tradizione nella nostra città: nel Settembre del 1985, infatti, Ugo Boghetta, che a quell’epoca faceva il ferroviere e il sindacalista della stessa categoria, salutò la venuta a Bologna di Giorgio Benvenuto per inaugurare la nuova sede della UIL di via Don Minzioni, con una bella torta in faccia. Non badò a spese nel reperimento del prodotto, la sua fu una vera e propria torta di pasticceria, acquistata nel negozio di via Falegnami e corredata, per buona misura, di un doppio giro di panna montata, queste attenzioni furono adottate per il rispetto, credo, del rango del soggetto da intortare. Si era concluso da poco il referendum sulla scala mobile e già si pianificavano nuovi tagli, si trattava perciò di ringraziarlo per l’attività svolta a favore del taglio della scala mobile, della rottura del patto di unità sindacale. Era epoca di governo Craxi che stava per l’appunto operando un’ulteriore svendita di quella conquista dei lavoratori e lui, Benvenuto socialista, si comportò di conseguenza obbedendo fedelmente al capo. Fu colpito dalla contestazione pasticcera e additato con questo al pubblico ludibrio. I lavoratori e i funzionari della UIL presenti, forse anche perché sprovvisti di zanetta lignea si limitarono a qualche spinta e qualche invettiva, sorridendo sotto i baffi per l’efficacia della trovata. A proposito della torta a Garagnani, Boghetta ci dice che: come nel caso di Benvenuto, l’antipatia e l’avversione sono tali che solo la nostra ironia e il nostro radicato pacifismo fanno sì che una torta appaia come una contestazione sufficiente. Ci vorrebbe ben altro: almeno un pentolone di pasta e fagioli dal colore inequivocabile.

ISTRUZIONI PER L’USO
della panna, non del bastone!
Pubblichiamo di seguito le istruzioni per quanti vogliano efficacemente cimentarsi nel lancio di torte in faccia, oltre a seguire i nostri consigli, suggeriamo il massimo di fantasia e l’opera sarà perfetta.
Panna: la si trova normalmente in commercio in comode confezioni di cartoncino da un quarto di litro, economici e facilmente conservabili, ma il risultato migliore dal punto di vista della morbidezza e dell’adesione al soggetto da ricoprire o da mantecare, si ottiene con l’aggiunta di parmigiano o con la panna montata (chantilly) che si può trovare in commercio in confezioni spray, ma non è la stessa cosa: manca il tocco personale.
Chantilly (panna montata) Dosi per 4 persone: 1/4 di litro di panna; 30 g di zucchero a velo; un pizzico di vanillina (facoltativa).
Per la riuscita di questa preparazione è importante che la panna sia molto fredda e il recipiente in cui viene montata abbia la stessa temperatura. Per ottenere un buon risultato, è utile tenere la terrina in cui si monta la panna in un’altro contenente ghiaccio tritato. La panna montata si può preparare sia con la frusta metallica a mano o con motorino elettrico (lo sbattitore a immersione), sia, altrettanto bene, con il frullatore. In ogni caso non bisogna eccedere per n correre il rischio di vedere la panna trasformarsi in burro. Lo zucchero a velo va prima passato al setaccio e nella montatura a mano va incorporato quando la panna appare soffice e soda. Dopo aver montato la panna potrete aggiungere, se vi piace, la vanillina. Se userete il frullatore inizierete la frullata alla velocità più bassa, aumentandola dopo qualche minuto; lo zucchero a velo va incorporato subito. La panna montata ha molti usi in cucina principalmente viene adoperata per la decorazione di torte, e per riempire le meringhe i beignets. Per facilitare quest’operazione esistono commercio apposite tasche di tela o gran siringhe con la bacchetta rigata che consentono di creare motivi molto decorativi. E’ anche un’utile aggiunta allo zabaione, serve molto bene a riempire il vuoto centra di dolci preparati con lo stampo a corona. Si potranno ottenere variazioni di gusto e di colore aggiungendo ad es. caffè, cacao, succo di fragola, amarena, ecc.
Salsa Chantilly. Dosi per 4 persone 150 g di olio di semi d’arachide o d’oliva raffinato; 1 dl di panna montata ben soda, senza zucchero; 2 tuorli d’uovo; il succo di 1 limone; sale; poco pepe bianco in polvere. Ponete in una terrina, non troppo grande, i tuorli d’uovo con il sale, il pepe e qualche goccia di succo di limone. Sbattete i tuorli con una frusta metallica e, quando si saranno ben amalgamati, iniziate ad aggiungere l’olio, poche gocce per volta. Ad olio esaurito avrete ottenuto una normale maionese, piuttosto densa, che correggerete con il rimanente succo di limone. Incorporatevi allora la panna montata, a due cucchiai per volta, «tagliando» con una spatola, con movimento dall’alto verso il basso, per evitare che la panna torni allo stato liquido. Servite in una salsiera di ceramica, fatta precedentemente raffreddare in frigorifero.