Il 16 febbraio ha rappresentato per alcune città italiane il giorno della mobilitazione dei migranti che si battono ancora per cancellare il legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro; per denunciare i lunghi tempi d'attesa per i rinnovi del permesso e l'ipocrisia del Decreto Flussi; per migliorare le informazioni; avere un trattamento dignitoso ed eliminare la clandestinità nella quale sono costretti a vivere.
Tra le troppe promesse ricevute e i riscontri reali ottenuti c'è ancora un abisso.
Il Decreto Flussi, varato un paio di mesi fa, non fa altro che costringere i migranti al lavoro nero e all'insicurezza.
Inoltre, la caduta del governo Prodi rende ancora più urgente la loro lotta: continuano a pesare le file all'ufficio stranieri, i costi esorbitanti delle Poste, il ricatto della legge Bossi-Fini e dei CPT.
Ma i migranti non si fermeranno: domenica 24 febbraio alle ore 15 si riuniranno in assemblea al centro Zonarelli in Via Sacco 14, per decidere quale sarà il loro prossimo passo; un confronto per decidere come affrontare questa nuova fase e come portare avanti le loro rivendicazioni.