Novantuno anni di condanna contro il movimento no-war fiorentino

Comunicato della Rete nazionale Disarmiamoli! sulla sentenza che ha condannato a 7 anni di reclusione 13 partecipanti alla manifestazione contro la Guerra presso il Consolato USA ,nel maggio 1999
29 gennaio 2008

Comunicato della Rete nazionale: Disarmiamoli!

Le sentenze contro i 13 imputati al processo per gli incidenti sotto il
Consolato Usa a Firenze del maggio '99 sono andate ben oltre le richieste del Pubblico Ministero.

Il Giudice ha condannato a sette anni tutti gli imputati, emettendo così una
sentenza "esemplare", che va ben al di là del giudizio specifico contro il
movimento fiorentino.

In un clima generale di rilancio delle politiche belliciste, volute da un
governo di centro-sinistra distintosi allora come ora per scelte di guerra,
questa sentenza è un chiaro monito per chi non intende recedere di un passo dal rifiuto attivo di queste politiche di morte e distruzione, come dimostrato nelle recenti mobilitazioni.

Il 26 gennaio scorso, a Firenze come in tante altre città italiane, decine di
migliaia di militanti sono scesi di nuovo in piazza contro la guerra e le
politiche belliciste del morente governo Prodi.

La manifestazione fiorentina si è contraddistinta per forza e determinazione, aggregando da tutta la Toscana oltre tremila compagni, scesi in piazza contro la guerra, le basi militari ed al fianco degli imputati.

La risposta del potere non poteva essere più chiara.

Da sempre muto di fronte ai crimini di guerra commessi dai governanti italiani nel 1999 contro le popolazioni civili jugoslave, così come in questi anni contro afgani, iracheni, palestinesi e libanesi, il sistema giudiziario tenta oggi di riscrivere la storia ribaltando la realtà.

Sul banco degli imputati dovrebbero sedere D'Alema, Berlusconi, Prodi, i
ministri ed i parlamentari che in tutti questi anni hanno votato per inviare
l'esercito italiano sui fronti di guerra, al servizio della cosiddetta "azienda
Italia", dell'ENI, di Finmeccanica, delle O.N.G. , pronte a rapinare risorse
energetiche e territori nelle retrovie dell'attuale massacro neo coloniale.

Le dure condanne di Firenze evidenziano cosi' la debolezza e quindi la ferocia del sistema, costretto a rispondere sempre più spesso con la repressione a legittime lotte politiche e sociali.

Oltre 9.000 sono i procedimenti giudiziari in atto contro militanti nowar,
occupanti di case, sindacalisti, lottatori sociali scesi in piazza per
difendere diritti calpestati dalle guerre, dalla precarietà, dalle morti sul
lavoro e dalla costante riduzione del potere d'acquisto di salari da fame.

Non saranno gli anni di galera - chiesti da uno o da mille giudici - a fermare
la lotta contro la guerra, per una società emancipata dallo sfruttamento
dell'uomo sull'uomo.

Esprimiamo la nostra forte ed incondizionata solidarietà ai tredici compagni
fiorentini.

Nei prossimi giorni saremo al loro fianco nelle mobilitazioni che chiederanno
l'immediata cancellazione del giudizio del Tribunale di Firenze.

Rete nazionale Disarmiamoli!

www.disarmiamoli.org info@disarmiamoli.org