Ecco una breve carrellata di dichiarazioni di dirigenti nazionali di Rifondazione Comunista (la Sinistra – l'Arcobaleno) a sostegno della nomina di De Gennaro, colui che ordinò la mattanza cilena alla Diaz a Genova nel 2001, a supercommissario dei rifiuti a Napoli.
- Giovanni Russo Spena, presidente Gruppo PRC Senato della Repubblica - da "la Repubblica" del 9 gennaio 2008:
"… questa prova difficile a cui è stato chiamato ora, può riscattarlo sul piano della professionalità». Rifondazione comunista non s'è opposta a De Gennaro «a patto, però – ha aggiunto Russo Spena – che la sua nomina non sia vista come un processo di militarizzazione della città, o l'illusione di poter risolvere i problemi di Pianura con misure di ordine pubblico. Ma come l'inizio di un confronto democratico con la popolazione»."
- Gennaro Migliore, presidente Gruppo PRC Camera dei Deputati dal "Corriere della Sera" del 10 gennaio 2008:
"Per noi il suo nome era un nome problematico, ma su altre vicende. Sulla questione rifiuti stiamo al merito, e il nostro giudizio è positivo: il governo ha fatto il primo passo per una soluzione strutturale»."
- Intervistato al "Tg2 Punto di Vista" Tommaso Sodano, senatore di Rifondazione Comunista e presidente della Commissione Ambiente, ribadisce la sua convinzione sulla necessità di riaprire le discariche ... Interrogato poi sulla nomina di De Gennaro a commissario straordinario prende le distanze da quanti nel suo partito come Francesco Caruso, Haidi Giuliani ed Elettra Deiana, hanno criticato la scelta ricordando la gestione del G8, e afferma: «sono posizioni individuali che io condanno e critico. Da parte nostra c'è un giudizio critico sulla gestione del G8 di Genova ma questo non c'entra nulla con l'emergenza di oggi. Ora c'è massima collaborazione. Il mio partito è al fianco del nuovo commissario».
Ecco cosa ha dichiarato Francesco “Baro” Barilli, web master del portale http://www.reti-invisibili.net (il sito dei Comitati dei parenti delle vittime degli omicidi di piazza o delle stragi, nato dalla determinazione a non accettare l’impunità di cui hanno goduto esecutori o mandanti - e in alcuni casi entrambi - di quegli omicidi e di quelle stragi): “Questi somigliano sempre più al politico descritto da De Andrè nella Domenica delle Salme”
"il ministro dei temporali
in un tripudio di tromboni
auspicava democrazia
con la tovaglia sulle mani e le mani sui coglioni"
ma forse è più utile un'altra citazione, sempre di De Andrè:
"Certo bisogna farne di strada
da una ginnastica d'obbedienza
fino ad un gesto molto più umano
che ti dia il senso della violenza
però bisogna farne altrettanta
per diventare così coglioni
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni"
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