Perchè è necessario ritornare a Genova

Giuliano Giuliani al Vag 61

Sabato 10 novembre 2007 all'Officina dei Media Indipendenti di via Paolo Fabbri 110 a Bologna si terrà un'iniziativa pubblica con Giuliano Giuliani sull'affossamento istituzionale della verità sui fatti del G8 del luglio 2001. Per preparare la manifestazione nel capoluogo ligure il prossimo 17 novembre e l'assemblea cittadina del 12 novembre nella nuova sede del TPO, in via Casarini.


6 novembre 2007 - Vag 61 (Officina dei media indipendenti)

Carlo Giuliani 1 Ore 16.30
iniziativa pubblica
dal titolo
“PERCHÉ È NECESSARIO RITORNARE A GENOVA”
Proiezione di video e filmati sulle inchieste per i fatti e del G8.
Giuliano Giuliani presenterà nuovi documenti audio e nuove testimonianze.

Ore 19.30
Aperitivo “rinforzato”

Ore 20
Cena popolare per cena popolare per recuperare fondi a sostegno delle spese legali per i processi che si stanno tenendo a Genova contro compagni del movimento.

Genova 2006 2

Sei anni fa, a Genova, per le manifestazioni contro il G8, ci furono i pestaggi indiscriminati per strada contro manifestanti inermi, le reclusioni coatte nei centri di detenzione temporanea, le torture alla caserma di Bolzaneto, il massacro spaventoso alla scuola Diaz.
Sei anni fa ci furono i denti rotti, gli arti fratturati, le teste aperte, i polmoni spaccati, gli arrestati misteriosamente scomparsi per giorni.
Sei anni fa ci fu l’omicidio di Carlo Giuliani.
Ma è accaduto veramente tutto questo? Sembrerebbe di no… in sei anni le istituzioni hanno costruito una “loro verità” che dice che Genova 2001 fu un assedio guidato da orde di facinorosi, incendiari e devastatori, che misero a ferro e fuoco la città, costringendo le forze dell'ordine ad una azione repressiva che, loro malgrado, in pochi e circoscritti episodi, degenerò inevitabilmente in violenza.
I filmati, i documenti e le testimonianze dirette, smontano pezzo per pezzo la vulgata istituzionale, rovesciandola completamente. Ma i documenti sono sepolti da sei anni nel sottobosco della controinformazione, delle pubblicazioni indipendenti, del tam tam telematico. Sepolti dall'assoluto silenzio dell'informazione ufficiale.
Oggi, il capolavoro delle istituzioni si è definitivamente compiuto.
Alcune settimane fa si è conclusa, con la richiesta ad oltre due secoli di condanne, la requisitoria dei Pubblici Ministeri Canciani e Canepa contro i 25 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio per la legittima resistenza opposta alla violenza omicida delle bande armate dello Stato durante il G8 di Genova. L'avvocatura dello stato, inoltre, ha chiesto ai 25 un risarcimento di due milioni e mezzo di euro per danni d'immagine.
In più, lo scorso 30 ottobre, la Commissione Affari Costituzionali della Camera ha bocciato la proposta di legge per istituire una Commissione di inchiesta sul G8 di Genova.
Al di là di come la si possa pensare sulla Commissione, questo è un altro brutto segnale sul colpo di spugna che in tanti vogliono dare sulla violenza delle forze di polizia per le giornate del G8 di Genova 2001.
Il parlamento italiano ha perso l'ennesima occasione di confrontarsi con la sua storia più recente, affrontando frontalmente un episodio che ha scandalizzato il mondo intero.
Potremmo dire che a Genova si è chiuso un ciclo: era stato sempre il centro-sinistra (governo D'Alema) a pianificare il vertice del G8 e a dare un primo esempio di "prova di forza" a Napoli, nel marzo 2001 (governo Amato). Ed è sempre il centro-sinistra (Prodi II°, giugno scorso) a "rimuovere" il capo della polizia De Gennaro per poi, prontamente, promuoverlo a capo di gabinetto del ministero dell'Interno.
Ai pestaggi di piazza di quei giorni, sono seguiti soltanto altri pestaggi, istituzionali stavolta, come l'archiviazione dei fatti di Piazza Alimonda o la promozione di tutti gli alti vertici della polizia responsabili del massacro alla Diaz.
Di fronte a questi episodi, è abbastanza evidente come sia in atto un disegno teso ad addossare tutte le colpe per quello che è avvenuto nelle giornate del luglio 2001 ai manifestanti, facendo finta di niente sul fatto che, a Genova, ci fu la rottura delle norme costituzionali, attraverso una serie di gravissimi episodi che si verificarono nella gestione dell’ordine pubblico.

Contro questa scelta politica tesa a criminalizzare il movimento e a coprire e legittimare gli abusi compiuti dalle varie polizie di Stato durante il G8 nelle strade, nelle caserme e nelle scuole di Genova, diverse reti di movimento hanno lanciato un appello per ritornare a manifestare nel capoluogo ligure il prossimo 17 novembre. Noi questo appello lo sosteniamo, così come stiamo lavorando per organizzare, insieme ad altri, una grande assemblea cittadina per il 12 novembre alla nuova sede del TPO, in via Casarini.

All’interno di questo percorso, come Officina dei Media Indipendenti Vag 61, vogliamo dare il nostro contributo con una iniziativa pubblica per continuare a fare vivere “Genova 2001”, proseguendo a disseppellire documenti, mostrarli, farli conoscere.
Sabato 10 novembre, alle ore 16,30, per riportare alla luce la verità abbiamo chiamato, ancora una volta, Giuliano Giuliani.

A seguire ci sarà un aperitivo e una cena popolare con l’obiettivo di ricavare fondi per le spese legali dei processi che si stanno tenendo a Genova contro compagni del movimento.

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