Nulla di buono dai dati della nuova finanziaria: la scuola pubblica è vittima di tagli sempre più ingenti. Quelli riguardanti il personale ( verificabili negli art.66 67 e 68) ridicolizzano l’istruzione, viene tagliato il tempo effettivo di scuola e numerosi posti di insegnamento. La politica di “razionalizzazione” della scuola porterà a un sempre maggior numero di studenti per classe, a una riduzione delle ore passate in classe, anche grazie ai fondi forniti per l’alternanza scuola lavoro. Se i provvedimenti verranno approvati, le conseguenze si faranno presto sentire.
Ma è inutile esaminare ciò che avviene senza osservare cosa accade nella pratica: nell’articolo 67 è prevista la creazione di un piano triennale che tenda a migliorare l’ efficienza della scuola, e a destinare i fondi per migliorare le strutture in base alle esigenze territoriali e demografiche. È il famoso piano triennale che la Provincia, e in particolare l’assessore Giuseppina Tedde vantavano durante l’incontro con noi studenti il giorno del corteo del 12 ottobre. Si erano presi l’impegno di presentarlo agli studenti, ma la cosa non è ancora stata fatta. Inoltre il piano non soddisfa i bisogni delle scuole. Di fronte al forte aumento della popolazione studentesca, causata da un boom di nascite anni fa e dal continuo incremento degli studenti immigrati, la provincia non ha saputo prevedere il tetto massimo di iscritti, causando qui a Bologna problemi più accentuati. Sia le scuole del centro che della provincia presentano gli stessi problemi di sovraffollamento, di strutture inadeguate di mezzi tecnici (laboratori, sistemi informatici) spesso inefficienti. E nel nuovo piano triennale i problemi non vengono risolti, e da qui ai prossimi tre anni il disagio aumenterà.
La Provincia accusa il Ministero di non ricevere fondi. Il Ministero si vanta del miglioramento della scuola pubblica. C’è un’evidente contraddizione. O si tratta di inettitudine o di logore burocrazia.
L’ufficio scolastico regionale ha il compito di monitorare il piano e noi porteremo lì la nostra protesta, per mettere di nuovo in chiaro che i problemi ci sono e vanno risolti, e che non ci fermeremo.
-per una scuola pubblica laica gratuita e di qualità
-contro i finanziamenti ai privati
-per fermare la riforma degli organi collegiali, che permetterà ai privati di finanziare e comandare le scuole pubbliche
-per una riconversione delle zone militari dismesse in zone destinate all’istruzione
-per tagliare i finanziamenti alle missioni militari all’estero
-portiamo la nostra protesta sotto l’ufficio scolastico regionale e sotto la provincia
venerdì 9 novembre
concentramento ore 9:00 piazza XX settembre,
presidio degli studenti sotto l’ufficio scolastico regionale
corteo fino a piazza Verdi
coordinamentostudentescoISKRA
iskramail@gmail.com cell: 3887441894
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