Bologna, capitale degli sgomberi

Lettera aperta di PassePartout ai cittadini di San Donato

Ai nostri amici Signori Residenti di via Calindri, via Ristori, Quartiere
San Donato.

31 ottobre 2007 - Collettivo PassePartout

sgombero casa occupata via Calindri 13 - 30 ottobre 2007 A tutti coloro che ci hanno conosciuto

Amici ed amiche,
vi scriviamo per condividere con voi tutta la nostra indignazione per
l’operazione politico- militare che ha avuto luogo ieri mattina nel nostro
Quartiere.
Quasi duecento militari hanno fatto irruzione nelle nostre case, buttato
giù le porte, bloccato le strade di accesso, picchettato gli stabili,
terrorizzato i residenti; se potessimo usare una metafora diremmo che i
militari hanno rastrellato il Quartiere, come per purgarlo dai ribelli.
Non abbiamo alcuna difficoltà a dirvi che la rabbia e l’indignazione ci
hanno spinto a ribellarci, ma di questo oggi non vogliamo parlarvi perché
sui quotidiani ci sono già nutriti foto-racconti e potremmo comunque
parlarne a voce bevendo vino rosso o una tazza di caffè.

Vogliamo invece dire alcune cose ed esprimere una promessa

La prima. A Bologna la fondazione del PD si basa sull’arricchimento
privato e sulla produzione di esclusione per i più deboli, questo è un
fatto chiaro e palese così come lo è che Maccaferri e Calzolari siano i
partners privilegiati del PD nella Bologna post comunista che si sta
dividendo il ricco piatto delle cosiddette “Grandi Opere”, della
ristrutturazione urbana e della gestione degli ex servizi pubblici.
Allo stesso modo il PD produce devianza ed esclusione: come non vedere
nelle baracche del Reno l’effetto del più assoluto sfruttamento lavorativo
e della totale assenza di programmi di assistenza municipale? L’esclusione
è generata, mica è genetica! Mandare la polizia a distruggere con le ruspe
le poche cose di loro proprietà ed espellere famiglie di lavoratori,
poveri esclusi dal mercato dell’edilizia residenziale è pura violenza
securitaria.

La seconda. Noi siamo parte di quella città che non ha reddito fisso,
occupazione stabile, biografia familiare milionaria. Come vi abbiamo detto
più volte, chiacchierando per la strada o al Parco Magazzari, non siamo
più l’anomalia minoritaria, ma l’assoluta maggioranza delle nuove forme
del lavoro per le quali i diritti del passato sono solo un ricordo.
Il punto è che noi non vogliamo accettare questo regime di povertà,
sfruttamento e disciplina. Noi vogliamo cambiarlo, sovvertirlo, ripensare
il nostro futuro alla luce dei sogni e dei desideri del presente. Per
questo nel 2004 è nato Passepartout e sono state autoassegnate alcune
prime case.
Il PD, che a Bologna è fatto da burocrati che nel ’56 avrebbero guidato i
carri armati in Ungheria e che nel ’68 Praga l’avrebbero bombardata, che
oggi finanziano le missioni di occupazione militare in Afghanistan ed in
Libano e permettono la costruzione a Vicenza della più grande base
militare americana in Europa, sostiene che le case autoassegnate sono
state sottratte a chi rispetta le liste di assegnazione. Ebbene, il PD
mente sapendo di mentire. Alcune case non erano neppure assegnabili per
motivi legali o di fatiscenza, tutte sono state ristrutturate a costo 0 da
parte di Passepartout, decine di altre sono lasciate abbandonate a se
stesse.
Inoltre noi le domande per le case ERP le abbiamo fatte!
Il punto è che i parametri delle liste, proprio per lo statuto della nuova
precarietà, praticamente ci escludono in partenza perché sono basati su
schemi sociali e lavorativi del ‘900.
Come abbiamo discusso a lungo, l’autossegnazione delle case sfitte, vuote
ed abbandonate dall’ACER e dal Comune di Bologna a San Donato (tante,
troppe!) é una forma di nuova contrattazione sociale da parte di nuovi
soggetti politici, non altro.
Infine, la promessa.
Buttandoci fuori dalle case di via Calindri e via Ristori non si è risolto
il problema, si è solo nascosta la polvere dei nuovi bisogni sociali sotto
il tappeto delle politiche legalitarie.
La promessa è che torneremo.
Discuteremo forme, modi, tempi e tecniche. Ma torneremo.

Le compagne ed i compagni di PassePartout

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