In merito alle dichiarazioni del Segretario dei Ds De Maria sul corteo di sabato 6 ottobre a Bologna, ci sentiamo insultati per quello che è stato l'insensato paragone tra chi partecipava a quel momento di piazza e gli evasori fiscali. Sia chiaro: noi con queste dinamiche non abbiamo nulla a che vedere, anzi, questo attacco gratuito e deformante si scaglia contro un soggetto fatto di lavoratori precari, dipendenti pubblici, migranti e studenti che evidentemente poco hanno a che spartire con le dinamiche che stanno alla base dell'evasione fiscale.
Piuttosto invitiamo il signor De Maria a chiudere bene nell'armadio gli scheletri che si annidano all'interno del partito e della maggioranza di cui è esponente. Concessioni a prezzi di favore, scandali bancari, consociativismo... Non è certo questo il luogo in cui fare riferimento a nomi o cose, ma invitiamo a guardare fra le proprie schiere prima di scagliarsi contro altri, non accettiamo questi paragoni da chi si pone su questo pulpito.
Nelle cronache di domenica, inoltre, è apparso sul Corriere di Bologna una presunta intervista rilasciata da un esponente del Laboratorio Crash!
Questa intervista, mai realmente svoltasi, rappresenta un palese rimaneggiamento di quelle che sono state dichiarazioni rilasciate a tutti gli organi di stampa nel corso dello svolgimento del corteo di sabato 6 ottobre. In questo senso il Corriere di Bologna è stato l'unico a riportare presunte dichiarazioni in merito alla nostra necessità di dover "controllare" o "sedare" alcune componenti della piazza che altrimenti si sarebbero lasciate andare a non si sa quali attegiamenti. Quello che il corteo di sabato è stato è sotto gli occhi di tutti e il nostro ruolo in quel contesto è ben esplicitato dal comunicato che già abbiamo reso pubblico. Il fatto che questo articolo sia stato l'unico, fra tutti gli organi di stampa, a riportare queste dichiarazioni ne conferma l'assoluta inattendibilità.
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