Questa mattina il Cua, insieme ad altri collettivi universitari, ha tenuto una conferenza stampa davanti alla facoltà di Lettere e Filosofia, proprio dove la scorsa notte la polizia ha tentato di intervenire con la forza nel pieno della Notte Bianca Resistente, organizzata in vista del corteo del 6 ottobre.
Come si legge nel comunicato (firmato da Cua, C38, Radioboom e collettivo Spa), "durante la serata, insieme a writers e a chi ha voluto partecipare a quell'evento, ha preso vita un momento di riappropriazione collettiva e di massa dei muri del civico 38, momento che ha visto il coinvolgimento di un migliaio tra studenti e giovani precari, che per assistere alle performances hanno invaso via Zamboni, riaffermando la loroo libertà di vivere al di fuori del controllo sociale e della repressione la zona universitaria". Finchè, spiegano i collettivi, "una cinquantina di agenti in assetto antisommossa, con tanto di scudi e manganelli, compattamente in forma di testuggine, da piazza Verdi si è mossa verso il civico 38, innalzando in maniera vertiginosa la tensione in una strada che invece stava vivendo un momento di socialità".
Le centinaia di ragazzi presenti davanti alla facoltà non hanno lasciato la strada, respingendo la polizia.
Un ragazzo di ventisei anni, residente a Siena, è stato fermato e, secondo fonti della questura, per lui è scattato oggi il processo per direttissima.
Sull'episodio di questa notte i collettivi chiedono che "il rettore Calzolari si esprima in maniera chiara rispetto alle cariche che i suoi studenti hanno subito in via Zamboni".
I collettivi, inoltre, hanno annunciato che questa sera (al termine di un'iniziativa su politiche securitarie e metropoli [con audio], organizzata da C38) saranno in piazza Verdi per dar vita ad un momento di riappropriazione e comunicazione in vista del corteo del 6.
Ascolta l'intervista a Marco del cua
Vai alla feature Sgombero Crash, altro trofeo per Cofferati