Assemblea partecipata ieri, in sala Farnese, in vista del corteo del 6 ottobre in difesa degli spazi sociali. Circa centocinquanta persone hanno risposto all'appello di Crash, che prima di scendere in piazza aveva proposto alla città un momento di discussione che costituisse un piano comune di confronto tra tutti quei soggetti colpiti dalle politiche autoritarie della giunta Cofferati.
In apertura gli attivisti di Crash hanno comunicato quello che sarà il percorso della manifestazione: da piazza Nettuno, cioè davanti al palazzo del potere cittadino, alla ex caserma Staveco di viale Panzacchi, cioè uno stabile vuoto. Gli organizzatori non intendono avviare trattative sul percorso e precisano che sarà un corteo al termine del quale Crash avrà un nuovo spazio.
Il primo a intervenire dal pubblico è stato uno dei lavoratori dell'aeroporto Marconi che proprio da ieri mantengono un presidio in piazza Re Enzo. Dopo di lui, tra gli altri, contributi dell'AUla C di Scienze Politiche, di Metrolab, del Collettivo Universitario Autonomo, del Tpo, dello Spazio Sociale Studentesco, del consigliere Monteventi, di Open The Space e dell'Askatasuna di Torino.
Nel corso della serata, inoltre, è stato presentato un racconto di Philip K. Dick, tradotto dallo scrittore Valerio Evangelisti, dal titolo "Il Buddista". Che inizia così: "Il sindaco mostrò sconcerto e sbalordimento. Tuttavia si tenne calmo, come era suo costume. 'Se ci togliete anche la pena di morte, dove vanno a finire le autonomie locali?'". Solo il primo di una serie di lavori che andranno a costituire una raccolta pensata appositamente per essere presentata nel nuovo spazio di Crash...
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