Contrariamente a quanto detto finora il Crash annuncia dalle pagine de "Il Bologna" che chiederà l'autorizzazione per la manifestazione che si terrà in Piazza Maggiore il 6 ottobre. L'iniziativa smetterà così di essere ostentatamente non autorizzata, ma rimarrà decisamente conflittuale. "La decisione di rientrare nell'alveo della legalità", spiegano infatti i ragazzi del centro sociale sgomberato in agosto dalla giunta Cofferati, "é finalizzata a consentire ai nostri compagni di tutta Italia di raggiungerci".
Secondo i ragazzi del Crash infatti, era molto alto il rischio che le Forze dell'ordine bloccassero alle stazioni di partenza i gruppi diretti a Bologna dai molti centri sociali che hanno aderito all'iniziativa. La lista delle adesioni alla manifestazione é in effetti lunghissima dai Murazzi di Torino al Buridda di Genova, dall'Asso di Milano al Godzilla di Livorno.
"Saremo diverse migliaia" - annuncia il portavoce del Crash, Giuseppe - "ed abbiamo degli scopi ben precisi che perseguiremo con determinazione. Non escludiamo che la manifestazione possa concludersi con l'occupazione di nuovi spazi. In ogni caso, non sarà l'eventuale mancanza di autorizzazione a scoraggiare i collettivi"
Rifondazione Comunista aveva subordinato la propria partecipazione alla concessione dei necessari permessi da parte delle autorità, ma Giuseppe chiarisce che non é per questo che Crash ha preso questa decisione.
"Rifondazione non è gradita comunque" - sostiene - "perché al partito avevamo posto solo la condizione di togliere l'appoggio a questa amministrazione e non l'ha fatto" .
Ma gli attriti con i bertinottiani non finiscono qui. "Ci hanno scritto una lettera aperta "- conclude Giuseppe - "ma non ce l'hanno mandata. L'abbiamo appresa solo da alcuni siti internet. Se erano davvero interessati a noi, ce l'avrebbero spedita direttamente".
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