LO SGOMBERO DEI ROM DI PAVIA
70 bambini abbandonati
Pavia, 30 agosto. All'alba, la Polizia ha sgomberato i circa 200 Rom, che occupavano arbitrariamente i capannoni dell'ex Snia Viscosa. Oltre 60 famiglie, con donne, anziani (alcuni in situazione di salute precaria), e circa 70 bambini. Rom Romeni, cittadini comunitari, residenti da anni nel territorio ma senza diritti.
Lo sgombero era annunciato da tempo, ma non è stata proposta nessuna soluzione al degrado abitativo. Anzi l'invito è ad abbandonare la città.
Molti Rom della Snia lavorano presso aziende e cooperative pavesi: sono muratori, carpentieri, saldatori; altri si offrono come manovali. 50 bambini assolveranno a Pavia l'obbligo scolastico; per altri 20 è stata consegnata la domanda di iscrizione agli asili comunali.
Il pomeriggio è stata allestita una tendopoli di emergenza della Protezione Civile, che resterà in piedi fino a domenica. La tendopoli è stata allestita in ritardo, alle 18 del pomeriggio stavano ancora lavorando, per convincere i Romeni ad andarsene.
L'assessore Brendolise ha rilasciato una intervista con ultimatum ai cittadini rumeni: «Solo 48 ore». Lo hanno ripetuto anche altri esponenti della Giunta presenti in Piazza Maggi dove è allestito il "camping": «Entro domenica si smonta tutto».
LO SGOMBERO INVECE DELL'ACCOGLIENZA
Intervista a Pasquale Di Tomaso, capogruppo consiliare di Rifondazione Comunista
Pasquale Di Tomaso è capogruppo consiliare di Rifondazione Comunista che ad aprile di due anni fa ha aderito al programma "Pavia aperta al futuro" della coalizione con la quale è diventato sindaco Piera Capitelli. "La Pavia che vogliamo è una Pavia dell'accoglienza, della pace, antifascista - è uno dei punti basilari del programma. - La nostra città è già una comunità articolata che potrà essere più forte e sicura se saprà affrontare la sfida del futuro, affermando valori di solidarietà, dialogo tra culture e garanzia per tutti di uguali diritti e doveri".
"Il programma non è stato rispettato nonostante numerosi richiami. La situazione è seria. Come Partito non abbiamo più intenzione di appoggiare questa maggioranza. Il 5 settembre ci sarà la nostra riunione di Circolo a convalidare la nostra linea politica. Che è già con-divisa dal Segretario e dal Presidente Provinciale, dal segretario del Circolo, e da Alberto Burgio deputato del partito di Pavia. Il 10 settembre ci sarà la riunione dei capigruppo per convalidare la data del Consiglio Comunale del 17 settembre. Lì, in aula, comunicherò ufficialmente l'uscita di rifondazione Comunista dalla maggioranza".
"L'ordinanza dello sgombero, su un capannone di proprietà privata, è avvenuta da parte del sindaco. Questa notte gli sfollati hanno trovato alloggio nel parcheggio adiacente la zona, tra le proteste dei cittadini, in tre tende allestite dalla Protezione Civile per intervento del Prefetto. A questo punto non è più compito del Sindaco ma del Prefetto. Le tende sono previste solo per donne e bambini piccoli ed è stato usato da poche persone perché tante famiglie hanno preferito stare assieme, all'aperto sotto teli di nylon. Il disagio dei Rom sgomberati è stato anche acuito dalle persistenti piogge di questa notte. Le tende sono previste fino a domenica poi saranno levate".
"Su questo episodio, che si collega ad una idea di ‘sicurezza' estesa a tutta Italia, abbiamo aperto una mobilitazione cittadina e nazionale. All'emergenza umanitaria si dovrebbe rispondere con pre-fabbricati della Protezione Civile e progetti di integrazione sociale, a partire dal lavoro”.
Tratto da
http://romanolil.blog.tiscali.it
Edizione telematica del foglio di viaggio "romano" dell'Opera Nomadi: luogo di coscienza
Vai alla feature L'ora della caccia ai rom