Il nuovo "fronte della legalità" a Bologna

Accanimento contro i rom: sequestrata una roulotte, 10 bimbi in mezzo alla strada

Ieri sera, alla Festa dell'Unità, Cofferati aveva detto che lo sgombero del Lungoreno lo aveva fatto, in primo luogo, per difendere gli accampati dall'esondazione del fiume. Chissà quale sarà il motivo dell'intervento di questa mattina nei confronti di una famiglia rom rumena di due adulti e dieci bambini.

29 agosto 2007

Madre, padre e i loro dieci bambini questa notte dormiranno per strada. Vivevano in una roulotte, campeggiati in viale Togliatti, nei pressi dell'area dove di solito si tengono feste campestri. Stamattina intervento di vigili e poliziotti: la roulotte è stata sequestrata.
Il nucleo familiare di rom rumeni è uno dei più grossi del gruppo di sfollati che erano stati allontanati dal casolare di via Malvezza nel mese di luglio.
La loro odissea era passata da sgombero a sgombero, da un campo al ciglio di una strada, da un parcheggio ad un immobile abbandonato.
Poi avevano trovato una roulotte e le dodici persone, di cui dieci bambini, si erano ricavate almeno un piccolo riparo.
Ma nemmeno questo è tollerato nella narcotizzata Bologna della "legalità cofferatiana". Ormai siamo all'accanimento terapeutico contro i rom, quasi come gli americani contro i talebani.
C'è una ragione a tutto questo? Forse un bruttissimo pelo bianco cresciuto su uno stomaco ancora più brutto. Ce ne vuole infatti di peluria addominale per produrre tanta ostinazione repressiva contro un centinaio di poveracci che vagano disperati per la città.
E domani qualcuno avrà il coraggio di dire che questo intervento è stato fatto per il bene dei bambini.
Bologna 29 agosto 2007, ore 19,55, un'altra storia di ordinaria legalità

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