Grande successo a Roma per la manifestazione comunicativa organizzata dall’assemblea cittadina antifascista. Oltre 500 persone hanno attraversato le vie di Casal Bertone: occupanti di case- famiglia, migranti, compagni e compagne dei centri sociali, associazioni partigiane, associazioni del
territorio. Lo scopo era di denunciare l’infame aggressione, avvenuta nella sera tra l’11 e il 12 luglio, da parte di gruppi fascisti ai danni di una scuola occupata da famiglie in emergenza abitativa del coordinamento cittadino. Sono sei le percone contuse, di cui uno accoltellato all'inguine e alla schiena e cinque compagni sono stati fermati dalla polizia quando tentavano di raggiungere la scuola occupata sotto assedio dei neofascisti di lotta per la casa.
I manifestanti hanno attraversto il quartiere distribuendo volantini, coinvolgendo i cittadini, cancellando le scritte neofasciste e passando vicino alla sede di Fiamma Tricolore “Padroni di casa”, ufficialmente dichiarata come gruppo ultrà della Roma. A seguire assemblea cittadina per fare il punto della situazione. Sottolineato innanzitutto il dato allarmante dell’aggrassione, il fatto che per la prime volta è stato assaltato un luogo dove vivono famiglie, donne e bambini e come questa azione fosse premeditata. Lo dimostra il fatto che gli aggressori fossero armati di bastoni, catene e coltelli mentre l’attacchiaggio di manifesti fosse solo il pretesto per una trappola.
L'assemblea ha denunciato il tentativo di ridurre tutto allo scontro tra opposte fazioni, tentando cosi di ricostruire quella tesi dell'equidistanza che si rivela da tempo falsa e utile solo alla leggitimazione dei nuovi gruppi neofascisti. Sotto accusa anche la condotta delle forze dell’ordine che ha di fatto favorito sia l’assalto che la fuga degli aggrssori.
In particolare l’assemblea ha puntato il dito contro il prefetto Serra e la sua tesi in base alla quale i fascisti siano stati aggrediti dalle famiglie che occupavano la scuola, rivenidicando il diritto a difendersi da un’aggresione premeditata. Assumere un simile posizione rende il prefetto connivente con questo gruppi neofascisti, dal momento che dopo 150 aggressioni in due anni, l’omicidio di Renato Biagetti, l’assalto dei giorni scorsi a Villa Ada, ancora nessuno è stato identificato.
Secondo gli antifascisti, il prefetto Serra, raccontando ai giornali un altra verità, si deve assumere la responsabilità di leggittimare e di avallare le scorribande neofasciste.
Inoltre si è espressa preoccupazione per l'uso strumentale della tifoseria romanista per operazioni di carattere politico. Per questo l'assemblea di Casal Bertone ha chiesto all’Associazione Sportiva Roma di prendere le distanze dal gruppo di Fiamma Tricolore “Padroni di casa” che si nesconde dietro l’etichetta ultrà per perseguire logiche politiche neofasciste. A tal proposito l’assemblea ha annunciato che tenterà in tutti i modi di impedire il 27 luglio i festeggiamenti degli 80 anni della AS Roma che proprio "Padroni di casa" intende promuovere
Indicate infine alcune scadenze alle quali è stata chiamata a partecipare la città di Roma:
- Venerdi 13 luglio ore 18 "Casal Bertone nun fa la stupida stasera", iniziativa nella piazza centrale del quartiere. Musica romanesca, giochi per bambini, teatro.
- Sabato 21 luglio iniziativa di mobilitazione nel quartiere di Casal Bertone per impedire il concerto dei gruppi neonazisti organizzato da Fiamma Tricolore. Giornata di giochi, musica, teatro e iniziative di massa lungo le vie del quartiere per non far entrare i fascisti a Casl Bertone.