Rimini. Nella mattinata di venerdì 6 luglio la polizia ha dato il via ad una classica operazione di repressione nei confronti dei migranti che lavorano in spiaggia come venditori ambulanti. Meno classico il seguito. La scena che si è potuta osservare davanti ai bagni 126 e 127, infatti, ha visto i migranti non darsi alla fuga come tante altre volte, ma autorganizzarsi e resistere alla polizia. Una resistenza pacifica ma determinata, con un centinaio di migranti decisi ad avviare trattative con i delegati di polizia e amministrazione comunale, chiedendo con forza regolarizzazioni e lavoro dignitoso. Alla fine nessun arresto, anche se le forze dell'ordine hanno individuato una ventina di ambulanti, sequestrando vestiti e altra merce.
Dure prese di posizione di AN, che in regione con Renzi ha richiesto un patto sulla sicurezza, ma soprattutto dell'assessore alla polizia municipale Biagini (DS): "Spesso gli immigrati che vendono sulla spiaggia sono solo persone arroganti che non ci pensano due volte a menare le mani. Le cause sociologiche non mi interessano: quello che fanno è un reato e va perseguito anche se loro sperano di godere di pietismo e immunita".
(Foto Melting Pot)