Oggi la Regione ha avviato un progetto di legge che prevede oltre 130 assunzioni nel giro dei prossimi 3 anni, per regolarizzare la situazione dei suoi lavoratori precari, che dopo anni di blocchi delle assunzioni erano diventati a quasi 600. Il piano approvato stamattina riprende le norme antiprecariato previste dalla Finanziaria e dovrebbe essere ad "inavarianza di spesa", come spiega il sottosegratariio alla presidenza della giunta Alfredo Bertelli, cioè non prevedere aumento dei costi per il personale.
Sarranno assunti per primi i 47 lavoratori a tempo determinato che hanno già 3 anni di anzianita' sulle spalle e hanno ottenuto l'idoneita' nei concorsi indetti da viale Aldo Moro. Gli altri atipici (circa 90) che lavorano in Regione da almeno tre anni, ma che non hanno ottenuto idoneita' concorsuali, parteciperanno a dei concorsi riservati.
E' stata invece respinta la proposta di Rifondazione Comunista, in linea con le richieste dei sindacati di base, di allagare il piano antiprecari ai co.co.co e ai lavoartori interinali. Bocciata anche da voti del centrosinistra. Bertelli spiega che la giunta era contraria all'allargamento perchè riteneva avrebbe reso la legge "illegittima", ma comunque per co.co.co e interinali ha previsto un "meccanismo per fargli guadagnare crediti nelle procedure concorsuali" degli enti locali dell'Emilia Romagna. Il Prc è riuscito però a ottenere dalla giunta tre impegni forti, oggi approvati dall'assemblea legislativa:
-estendere il piano a co.co.co e interinali se cambierà la normativa nazionale e Finanziaria regionale 2008;
- nuove regole per gli atipici delle cosiddette "strutture speciali": portaborse,
assistenti e segretari di giunta e gruppi politici;
- estendere il contratto nazionale anche agli ex dipendenti dell'azienda regionale delle foreste.
Il piano per combattere il precariato dunque è partito, ma con il voto contrario di tutta l'opposizzione. Il consigliere forzista Antonio Nervegna, presidente della Commisione Bilancio, ha stigmatizzato l'intero provvedimento parlando di"spot elettorali, in clima che non e' elettorale, ma forse, vista la debolezza del governo, e' destinato a diventarlo". Nervegna ha lamentato inoltre un conseguente aumento dei costi della strutture regionale "in un bilancio già molto ingessato" giudicando il provvedimento, se non una sanatoria, un autocondono che distinguendo tra varie categorie di atipici "stabilisce che
ci sono precari di serie A e di serie B".