Prosegue il processo contro i 29 imputati per il G8 di Genova del 2001

G8 / Fournier: "alla Diaz operazione di macelleria messicana"

Michelangelo Fournier, dopo aver omesso per sei anni la verità sull'irruzione da parte della polizia nella scuola Diaz, ha fornito una nuova versione dei fatti su ciò che ha visto: non manifestanti già feriti a terra, ma veri e propri pestaggi ancora in atto. "Quando sono arrivato nella scuola ho visto quattro poliziotti, due in divisa, due in borghese che al primo piano infierivano su una decina di persone a terra. Non l'ho detto prima per senso di appartenenza al corpo". ASCOLTA L'AUDIO dell'agenzia AMISnet.
14 giugno 2007 - Laura Tondi

Genova '01. Irruzione alla scuola Diaz. E' proseguito davanti al Tribunale penale di Genova, presieduto da Gabrio Barone, il processo contro 29 tra dirigenti, funzionari, agenti di polizia per l'irruzione nella scuola Diaz durante il G8 del 2001 a Genova. Oggi è stato ascoltato l' imputato Michelangelo Fournier, all' epoca vicequestore e comandante del settimo nucleo sperimentale antisommossa del primo reparto mobile di Roma. Dopo aver giudicato l'irruzione nella scuola "un'operazione di macelleria messicana", il dirigente dalla Ps ha fatto un' importantissima rivelazione: "Quando sono arrivato nella scuola ho visto quattro poliziotti, due in divisa, due in borghese che al primo piano infierivano su una decina di persone a terra, non erano miei uomini". Alla domanda del Pm Enrico Zucca sul come mai non avesse mai detto prima di aver assistito al pestaggio, dicendo invece di essere arrivato quando era già finito, Fournier ha risposto: "Non erano uomini miei e se non l'ho detto prima l'ho fatto per senso di appartenenza al corpo". Ha raccontato inoltre di aver visto a terra in una pozza di sangue una ragazza con la testa rotta. Era terrorizzato che stesse morendo e l' assistette insieme ad un' altra manifestante fino all' arrivo dell'ambulanza.

Il comitato verità e giustizia per Genova, alla luce delle nuove rivelazioni scrive in un comunicato: "Il dottor Michelangelo Fournier ha sbagliato a tacere per sei anni su quello che ha visto dentro la scuola Diaz. Proprio lo 'spirito di appartenenza' avrebbe dovuto spingerlo a raccontare tutto e subito. Solo così avrebbe servito nel migliore dei modi, con lealtà e responsabilità, lo stato di cui è funzionario. (...) L' attuale ministro degli esteri parlò nel 2001 di 'notte cilena'. Si ricorre all' esotismo, ma siamo di fronte ad una 'perquisizione all' italiana' che ha macchiato la credibilità della polizia e dello stato (...)".

Il vicepresidente della Camera e parlamentare della Sd Carlo Leoni, commentando la deposizione di oggi presso il tribunale penale di Genova, rivendica la necessità di istituire una commisione parlamentare d' inchiesta sulle vicende del G8 di Genova, prevista nel programma di governo dell' Unione, e negata nella precedente legislatura del centro-destra.

Ascolta le parole di Fournier in aula: audio #1 - audio #2

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