Anniversari: 25 maggio 2006 – 25 maggio 2007

Sequestro Link: la conferenza stampa del pm Giovannini

Il giudice delle indagini preliminari ha accolto le richieste del sostituto procuratore che, davanti ai giornalisti, ha detto: “il Link è sotto sequestro perché è rischioso e non far tacere un’esperienza culturale”. All'interno del locale sarebbero state viste, in diverse circostanze, molte persone agitare bottiglie d’acqua....
25 maggio 2007

Link Bologna Dopo il sequestro giudiziario preventivo del Link (locali e attrezzature), avvenuto questa mattina, il Pm Valter Giovannini che aveva avanzato la richiesta di chiusura (accolta e ordinata dal Gip Gamberini) ha tenuto una conferenza stampa in Questura, alla presenza del capo della Mobile Armando Nanei.
Queste le parole del sostituto procuratore: “La logica che mi ha fatto richiedere il provvedimento non è quella di far tacere un'esperienza culturale come quella del Link, ma quella di impedire che possano ripetersi episodi, come quello avvenuto recentemente in cui ragazzi mettono a rischio la loro vita”.
Secondo il Pm sono stati diversi gli episodi documentati di persone sentitesi male fuori e dentro il locale e, quindi, si sarebbe convinto che l'episodio di un mese fa non fosse un caso isolato. In più Giovannini, ha acquisito nel corso delle indagini
una serie di dichiarazioni testimoniali di ragazzi che in passato hanno detto di aver acquistato e visto acquistare droga all'interno del locale, o assistito al passaggio di denaro tra ragazzi e spacciatori in cambio di pastiglie.
Nella richiesta di sequestro preventivo, accolta dal gip, si legge: “è stata raggiunta la prova che i locali del Link e le sue più immediate adiacenze sono utilizzati abitualmente come luoghi di spaccio e di consumo di sostanze stupefacenti stante la possibilità di accesso di un numero indiscriminato di persone, consapevoli di accedere in un luogo ove non solo è possibile acquistare le sostanze, ma anche consumarle in piena libertà”.
Il Pm ha poi affermato che “all'interno del Link è facile comprare diversi tipi di droghe: cocaina, ecstasy, cannabis, ketamina e Mdma. Quest'ultima, si assume mescolata all'acqua, e al Link sono state notate molte volte delle persone che agitavano bottigliette d'acqua (in cui verosimilmente era stata versata la polvere)”.
Giovannini ha poi affermato: “Il nostro intervento arriva in una logica di prevenzione per tutelare la salute dei frequentatori di luoghi quali il Link e
impedire il ripetersi di casi analoghi. Potrà essere letto come meramente repressivo ma così non è e non vuole essere. Mi auguro che questa decisione possa rappresentare un punto di partenza per un dialogo nuovo e una riflessione rivolta non solo ai gestori del Link ma ai gestori di luoghi di aggregazione. Anche se, da un locale convenzionato col Comune di Bologna, dal quale ha ricevuto una serie di finanziamenti nel 2006, credo si possa e si debba pretendere la massima attenzione per prevenire rischi per la salute dei giovani”.
Altro aspetto curioso dell’ordinanza: al sequestro dei locali è stato aggiunto anche quello delle attrezzature, il perché l’ha spiegato ancora il pubblico ministero: “Sappiamo che un paio di serate saltate dopo l'ordine di chiusura del Questore sono state fatte ugualmente altrove con le attrezzature del Link. Ora non si ripeterà”.
Luci e strumentazione di amplificazione, dunque, come attrezzature idonee a commettere reati, un’idea alquanto discrezionale dell’azione penale. Con questa logica qualsiasi evento musicale, attrattivo di masse di giovani, potrebbe essere valutato come un’opportunità di reiterazione di fattispecie criminose.
La Procura, oltre al “bastone”, per addolcire l’amara “pillola”, ha proposto anche una piccola carotina: “ Il Link, per ora, ha interdetta qualsiasi attività, ma le limitazioni si potrebbero modificare per eventuali incontri pomeridiani rivolti ai giovani adolescenti e programmati in collaborazione con il quartiere San Donato. Per ripristinare i quali, però, in Procura dovrebbe arrivare una richiesta”.
E qui si può riscontrare una non piccola antinomia: ma come quelli che prima vengono descritti come una sorta di “facilitatori” ai rischi per la salute dei giovani, vengono poi riconosciuti idonei per gestire progetti per adolescenti?
Infatti, nella parte finale della conferenza stampa, dopo aver motivato in maniera argomentata la durezza del provvedimento, il magistrato ha spezzato una piccola lancia a favore del Link: “La Procura agisce al solo fine di impedire che altri ragazzi possano rischiare la vita in occasione di eventi musicali notturni - si legge nelle ultime righe della richiesta - non certo per far tacere la voce di un'esperienza culturale, quale oggettivamente è quella del Link che in ogni caso rappresenta un luogo di incontro di giovani…”.
Che, però, da oggi, non sarà più tale…e chissà se e quando verrà riaperto.
E’ bene ricordare che oggi è il 25 maggio e lo stesso giorno di un anno fa ci fu la perquisizione al Livello 57 che produsse, nelle settimane successive, la chiusura anche di quello spazio… che, attualmente, è ancora chiuso.
Per ora i gestori del Link non fanno dichiarazioni, forse si ritroveranno a discutere della situazione il prossimo martedì. Anche i legali del centro culturale sono rimasti basiti per la durezza del provvedimento…