Nobel, artisti, ong e governi si sono mobilitati per la liberazione della donna accusata di adulterio, rea confessa dopo essere stata frustata. Raccolta di firme online.
Dopo un mese, durante il mio primo viaggio nel Congo orientale (sito del conflitto più mortale dopo la seconda guerra mondiale), avevo ormai sentito un mucchio di storie orribili: dal cannibalismo forzato ad interi villaggi in cui gli abitanti sono stati bruciati vivi. Non era più facile scioccarmi. Ma uno scambio di battute con una lavoratrice del campo umanitario mi ha freddata.
versione tratta da Diario n.6 “Stupro”
L’ultimo rapporto Onu sulla violenza di genere, presentato a ottobre 2006, dice che in 89 dei 192 Stati membri la violenza sessuale non viene punita.
E dov’è reato non è detto che chi lo commette sia condannato.
L’onorevole Daniela Santanchè, donna e “politico” (neutro maschile di rigore) come lei si definisce dalle pagine del suo raffinatissimo e costosissimo sito web grida alla collega Luxuria “deviato”, un modo un po’ retrò per indicare essere “contronatura” ogni scelta e orientamento sessuale non conforme alla morale eterosessuale delle tre grandi religioni rivelate. Ma chi di spada ferisce di spada perisce, ed ecco che la stessa difensora della sessualità a senso unico viene minacciata dagli islamici fondamentalisti per la sua battaglia contro il velo e la segregazione di genere in molti paesi musulmani.