Il ministro degli esteri iraniano ha annunciato nelle scorse ore che lapidazione di Sakineh Mohammadi Ashtiani è stata sospesa. Che cosa significa “sospesa”? Che verrà effettuata una volta calata l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale? Che Sakineh sarà impiccata invece che lapidata? Che marcirà in un carcere a vita?
Faith Aymoro è nigeriana. Ha 23 anni e da 4 anni si trova in Italia. E' fuggita dal suo paese perché su di lei pende una condanna a morte perché accusata di aver ucciso il suo datore di lavoro che la voleva violentare. A Bologna è stata aggredita in casa sua da un connazionale che le voleva fare violenza. Di nuovo. Le urla hanno attirato l'attenzione dei vicini che ha chiamato la polizia. Le forze dell'ordine hanno portato lui in prigione e Faith al CIE perché su di lei pendevano già due ordini di espulsione. Faith è stata rimpatriata in Nigeria e secondo il suo compagno ora si trova a Lagos dove aspetta di capire cosa sarà di lei.
Accusata di adulterio, avrebbe confessato dopo 99 frustate. Sentenza: lapidazione. Ha 42 anni, è una mamma ed è vedova. Dopo la morte del marito avrebbe avuto non meglio precisati rapporti con due uomini. Il mondo si mobilita con una raccolta di firme.
Nel carcere di Misratah in Libia, ci sono stati duri scontri tra profughi eritrei, che avevano rifiutato di fornire le proprie generalità all'ambasciata del Paese da cui stanno fuggendo, e la polizia di Gheddafi.
Più di 200 persone sono state deportate con i container nel carcere di Brak, vicino a Sabah, nel deserto libico.
Tutto ciò deve essere fermato.
Invitiamo tutti a scrivere immediatamente al Presidente della Repubblica.
Nessuno sa quanti fra i trecento eritrei detenuti a Sebha abbiano diritto all'asilo politico in quanto rifugiati. Nessuno sa, perché nessuno domanda. Nessuno sa, neppure, se fra quei trecento c'è qualcuno non che ha tentato di entrare in Italia e non c'è riuscito. Nessuno sa, perché nessuno ha accertato. Ma cambierebbero le cose, se l'accertamento ci fosse stato? Perciò, quando qualcuno ci verrà a dire che non c'era certezza che fra quei trecento la maggioranza non fosse fatta di ladroni, disertori, pregiudicati comuni, e non potenziali rifugiati, e che magari, in apparenza, l'Italia non c'entra, noi dovremo rispondere: è vero, non c'è certezza, non è stato possibile raggiungerla, questa certezza. Ma che l'Italia non c'entri, beh, questo è un altro discorso.