Iran: appello per la liberazione di Sakineh Mohammadi Ashtiani

foto di sakineh mohammadi ashtiani Accusata di adulterio, avrebbe confessato dopo 99 frustate.
Sentenza: lapidazione. Ha 42 anni, è una mamma ed è vedova. Dopo la morte del marito avrebbe avuto non meglio precisati rapporti con due uomini. Il mondo si mobilita con una raccolta di firme.

Sul sito www.freesakineh.org è partita una grande raccolta di firme, alla quale hanno già aderito premi Nobel, attori, cantanti, artisti, organizzazioni non governative, esponenti politici dei governi di mezzo mondo. In questo momento siamo a quasi 60mila firme, e il conteggio è aggiornato ogni 5 minuti. Il mondo implora che una madre non venga uccisa, e venga restituita ai suoi figli.

Sakineh Mohammadi Ashtiani ha perso il marito, ed è stata accusata di avere avuto contatti con due uomini, ma non è mai stata chiarita la natura di questi rapporti.
Condannata a morte nel 2006, l'anno successivo la Corte Suprema ha confermato il responso: lapidazione. Il destino per lei è quindi una morte lenta e straziante, perché, come prevede la legge, il condannato viene sepolto vivo, e viene lasciata scoperta solo la testa, che verrà colpita con pietre non troppo grandi e non troppo acuminate da ucciderla subito.
L'incertezza della colpevolezza della donna ha fatto scattare anche in Iran un dibattito non esplicito, ma sotterraneo, che ha portato alla mobilitazione prima interna, poi internazionale: le proteste sono partite dagli esponenti politici più moderati, e questo ha di fatto ritardato l'esecuzione. Tra i più critici il responsabile dell'Ufficio Diritti Umani Larijiani, fratello del presidente del Parlamento, entrambi molto critici nei confronti del regime di Ahmadinejad.

Per approfondimenti

Riportiamo qui di seguito alcuni siti che riguardano la condizione delle donne in Iran:

http://equalrightsnow-iran.com/

http://www.iransolidarity.org.uk/

http://www.iransecularsociety.com/

http://www.wluml.org/