Il 4 e 15 giugno mobilitazione dei sindacati di base

Nidi, L'RdB verso lo sciopero

L'incontro con l'assessore Virgilio non ha convinto le rappresentanze di base ad annullare lo sciopero del 15 giugno. L'RdB manifesterà il 4 e il 15 giugno contro le modifiche al piano del 2005 e in difesa dei nidi comunali a gestione diretta.
24 maggio 2007

La preoccupazione che gli asili nido a gestione diretta possano andare incontro ad una progressiva unificazione con quelli gestiti dalle cooperative, tramite delle modifiche da apportare agli accordi presi nel luglio 2005, ha portato il sindacato di base RdB di Bologna a organizzare uno sciopero previsto per il 15 giugno prossimo.

L'incontro del 23 maggio tra l'RdB e l'assessore all'Istruizione Virgilio non ha dissuaso i sindacalisti di base dalle loro intenzioni di manifestare, nonostante l'esposizione dei progetti dell'amministrazione che saranno comunicati in questi giorni ai Questori.
L'assessore Virgilio ha garantito che gli accordi del 2005 resteranno in vigore, e che le uniche modifiche riguarderanno la sperimentazione sulla sostituzione del personale assente, che sono state riassunte in tre punti fondamentali: il primo giorno di assenza si attuerà la sostituzione automatica; da settembre fino a metà novembre, periodo degli inserimenti, non si potrà applicare la sostituzione su base numerica; i giorni di assenza certificati dopo i quali subentrerà la sostituzione subiranno una variazione da 20 a 12. Queste modifiche saranno valide anche nel caso in cui si dovesse sostituire personale di sostegno per portatori di handicap.

Dopo l'incontro, i sindacalisti dell'RdB sono piu' convinti che mai a portare avanti la loro protesta, che si articolerà in due fasi: il 4 giugno dalle 16.30 con il presidio sotto il Palazzo Comunale a cui prenderanno parte anche i genitori, e il 15 giugno con lo sciopero della categoria e presidio sotto l'assessorato all'Istruzione a partire dalle 9.30.
L'RdB sostiene infatti che la sperimentazione faccia parte di un progetto piu' vasto che "tenderebbe a unificare verso il basso i nidi a gestione diretta a quelli gestiti dalle cooperative" e ha intenzione di contrastare i piani dell'amministrazione che mirerebbe dopo l'estate a "barattare" con alcune agevolazioni, come maggiore flessibilità d'orario o un aumento del rapporto numerico, la realizzazione di un progetto peggiore di quello attuale.