"Non alzeremo il livello dello scontrino"

Anche "MercatoDiverso" per Vag 61

Continuano le prese di posizione di diverse associazioni e reti di movimento a sostegno dell'Officina dei Media Indipendenti sotto attacco dall'assessora Santandrea a partire dalla famosa vicenda dello scontrino fiscale per i centri sociali.
19 maggio 2007

A prendere posizione, questa volta, per Vag 61 è il consiglio direttivo di "MercatoDiverso" che, con una nota, parla dei progetti costruiti insieme in via Paolo Fabbri: "Con questa lettera manifestiamo la nostra piena e convinta adesione all’appello del Vag 61 “Non alzeremo il livello dello scontrino”.
Quest’anno MercatoDiverso da rete informale di persone e associazioni che, hanno progettato e organizzato la fiera dell’economia solidale di Bologna che si è svolta nelle sue due precedenti edizioni a Vicolo Bolognetti, si è trasformata in associazione e Vag 61 ne ha ospitato la nascita.
La scelta del luogo dove svolgiamo i nostri incontri per promuovere l’economia solidale a Bologna non è stata casuale perché in questi anni molti dei nostri percorsi si sono incrociati con quelli del Vag.
Siamo un’associazione neonata con tutte le difficoltà che questo comporta, tuttavia gli spazi del Vag sono stati sempre accoglienti nei nostri confronti, quegli spazi dove si sono attuate riflessioni e pratiche concrete sui temi dell’economia solidale.
Come associazione, ma il discorso vale per tutta la città, anche quella più disattenta a queste tematiche, riteniamo il Vag una risorsa collettiva, un bene comune che ci appartiene per la sua pratica di informazione non sempre scontata, per la sua pratica di ascolto verso le sensibilità che si muovono in città.
Quando “acquistiamo” una bibita al Vag sappiamo che quei soldi servono a finanziare la struttura a fare fronte alle spese che essa deve sostenere, perché non stiamo parlando di un semplice locale dove trascorrere serate in compagnia.
La nostra associazione ha fra le sue finalità quella di promuovere l’economia solidale: parliamo con produttori di beni e servizi che fanno della scelta etica e della correttezza dei comportamenti una condizione sine qua non. Tuttavia non troviamo contraddizioni con quanto abbiamo visto e sperimentato negli spazi del Vag perché la “libertà” che qui viene pratica è sempre e comunque una “libertà critica” che ha aperto i suoi spazi alla città.
Per quanto ci riguarda continueremo ad incrociare le nostre pratiche e proposte con quelle del Vag 61".