"Costumi metropolitani"

Compie un mese il "ponte dei single"

Il trigesimo di vita del ‘ponte dei single’, viene celebrato con una canzone. E' passato un mese dallo scorso 16 aprile, quando venne il fenomeno metropolitano che, nato sulla scia del celebre Ponte Milvio capitolino, ha finito con il contagiare numerose altre città italiane, Bologna compresa.
16 maggio 2007

bacio appassionato A firmare il ponte dei lucchetti bolognese nessun celebre Moccia o Scamarcio ma un’anonima single o zitella, che dir si voglia, calabrese, che, in occasione dell’anniversario della ‘sua creatura’, ha lanciato anche una colonna sonora d’eccezione per tutti i single che hanno già deciso o che decideranno, nelle prossime ore, di agganciare il proprio lucchetto alle cosiddette ‘sbarre dell’amore’ della centralissima via Guglielmo Oberdan, nel cuore di Bologna.
‘Quando ci si innamora, tradizione vuole che si sentano le campane…E quando si è in cerca di anima gemella? Tutto tace? Troppo triste! Meglio un motivetto pseudo-romantico accompagnato non da strumenti convenzionali ma dal flusso di quello stesso fiume che ha ricevuto o riceverà in dono le chiavi del proprio cuore’: queste le parole della misteriosa quanto instancabile calabrese alla vigilia del lancio del brano pro festeggiamenti del ‘ponte’, disponibile sul sito ufficiale dell’iniziativa, www.ilpontedeisingle.altervista.org
E alla domanda ‘Perché un testo in inglese, anziché in italiano?’, la sagace calabra risponde: ‘Con il fruscìo dell’acqua, suggerire delle parole in italiano anche sillabandole sarebbe stata impresa assai ardua, quindi…meglio evitare fraintendimenti e cantare in inglese o, che è poi la realtà, fare finta…’
Sono nell’ordine della dozzina, al momento, i single che hanno deciso di aderire, ‘anema ‘e lucchetto’, all’originale iniziativa bolognese, mentre ancor più numerosi i cuori solitari che da altre regioni italiane hanno contattato via web gli organizzatori per manifestare apprezzamenti ed appoggio alla ‘singolare’ proposta.
Nonostante la diversità del ponte emiliano nei confronti dei celeberrimi romano, fiorentino, napoletano, ecc. ecc. (il riferimento è non tanto alla mancanza di lampioni, quanto di coppie, per così dire!), la gestualità è sempre la stessa: basta recarsi al ponte con serie intenzioni di trovare un’anima gemella, agganciare un lucchetto alle sbarre dell’amore dopo avervi scritto sopra sia iniziali che recapito telefonico, e lanciare le chiavi nell’ormai noto corso d’acqua. L’anima gemella, a patto che sappia leggere, non mancherà di palesarsi, assicurano gli organizzatori.
‘Le coppie? – si affretta a ribadire la redazione del ‘ponte dei single’ – ‘Sono le benvenute! Anche se – ribattono scherzosamente – meglio single se male accompagnati!’